mercoledì 13 marzo 2024

Milano rifiuta la cittadinanza onoraria a Julian Assange

Milano nega la cittadinanza onoraria a Julian Assange

La cittadinanza onoraria a Julian Assange è un gesto simbolico, ma molto importante, sia a supporto della causa della sua liberazione, ma soprattutto per l’affermazione della “libertà di stampa”. Milano non ha seguito l’esempio di Napoli, Roma, Bari, Padova, Bologna, Modena, Reggio Emilia e di tanti altri Comuni italiani. Recentemente Volterra (PI) e già nel 2020 il Comune di Pomarance (PI)  avevano approvato mozioni in Consiglio, contro l'estradizione e per la liberazione e  del Giornalista. Oggi è triste dover dire che questo non è successo a Milano: l'11 Marzo la mozione presentata da alcune forze politiche rappresentate in Consiglio, è stata respinta a maggioranza.

Il Tavolo per la Pace della Val di Cecina con un comunicato, pubblicato anche sulla stampa a Gennaio di quest'anno (https://tavoloperlapace.blogspot.com/2024/01/comunicato-del-23-gennaio-2024.html ), aveva provato a sensibilizzare in tal senso i 13 Comuni aderenti.

La "colpa" di Julian Assange, lo ricordiamo, sarebbe quella di avere rivelato crimini contro l’umanità, ma ha esercitato semplicemente la libertà di stampa, svolgendo con passione il suo dovere di giornalista per il pubblico interesse e per questo si trova in carcere da diversi anni in condizioni disumane; attualmente è detenuto in Inghilterra, se venisse accettata l’estradizione richiesta dagli Stati Uniti, la sua vita sarebbe a rischio.

Essere democratici vuol dire proteggere la libertà di stampa, vuol dire garantire il diritto dei cittadini all'informazione trasparente e vera, vuol dire rispettare l’articolo 21 della Costituzione Italiana e l’articolo 10 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani .

E’ triste constatare che il Comune di Milano, una città dove nel corso della storia sono avvenute tante lotte per la libertà e per i diritti, non riconosca che non può esserci democrazia se non viene garantita la libertà di informazione. Ma i cittadini e tantissimi Comuni italiani non la pensano così!

 





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