lunedì 24 settembre 2018

Parliamo un po' di Camp Darby

Parliamo di marcia per la Pace partendo da Camp Darby


Il colonnello Erik Berdy, comandante la guarnigione della Us Army Italy presso Vicenza e Camp Darby, ha detto a mezzo stampa che:

1.     dopo la fine della Guerra Fredda “le minacce nei nuovi scacchieri internazionali arrivano soprattutto da Oriente” e queste “situazioni di crisi… richiedono non solo azioni d’intelligence, ma anche interventi militari con truppe sul campo”;
2.     Camp Darby “è il più grande arsenale USA al di fuori della madrepatria”
3.     Camp Darby “è prevalentemente una santabarbara e dispone di 125 bunker pieni di bombe, razzi, munizioni, esplosivo ad alto potenziale oltre a centinaia di tank, blindati ed altro”;
4.     Camp Darby “svolge un ruolo di supporto logistico fondamentale e assicura capacità di rifornimento di armi ed equipaggiamenti completi alle truppe in tempi molto brevi, sensibilmente ridotti a quanto richiederebbe un trasferimento diretto dagli USA”;
5.     Camp Darby “è un imponente arsenale dunque quasi sempre movimentato in occasione dei diversi conflitti in atto”;da Camp Darby “sono partite ad esempio le munizioni per la Guerra del Golfo, le operazioni nei Balcani, in Iraq e in Afghanistan”;“La missione della struttura non è sostanzialmente cambiata”;
6.     “Si conferma il ruolo chiave come supporto alle operazioni internazionali della Difesa statunitense”
7.     “Un investimento di 30 milioni di dollari per realizzare un nuovo troncone ferroviario e il rifacimento di una banchina attrezzata lungo il canale navigabile che attraversa Camp Darby, collegato direttamente al porto di Livorno” garantirà” una più rapida ed efficiente movimentazione dei carichi di armi che arrivano o partono via mare, direttamente dal porto di Livorno”.
8.     E NOI CHE DICIAMO?
·        art.11 della Costituzione :“l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come strumento di risoluzione delle controversie internazionali….
·        Le basi americane in Italia non sono a disposizione dell’US Army Italy per le guerre degli USA, ma il loro uso è consentito solo nel quadro della operatività della NATO, quando anche l’Italia avesse parte attiva.
·        queste operazioni militari espongono la popolazione nel raggio di 50 km a un rischio di emergenza radiologica e i Piani di Emergenza Esterna non vengono consegnati nemmeno ai Sindaci del territorio e alle autorità responsabili
·        La Pineta del Tombolo sarà rasa al suolo: 1000 alberi abbattuti e danni a tutto l’ecosistema

Vogliamo l’attuazione della Costituzione Italiana e dei trattati internazionali:
Il nostro territorio non è la RETROVIA DELLE GUERRE AMERICANE
SI FERMI L’USO DI CAMP DARBY E DEL PORTO DI LIVORNO PER LA GUERRA IN SIRIA E YEMEN
SI FERMINO I LAVORI SU FERROVIA E CANALE DEI NAVICELLI

Per questo vi invitiamo a partecipare alla marcia per la Pace Perugia Assisi il 7 ottobre, (per prenotazioni posti pullman 333-2526023 – pace@comune.castagneto-carducci.li.it) e ai presidi a Livorno lunedì 8 Ottobre, Venerdì 26 Ottobre, Mercoledì 12 Dicembre.
Tutti i presidi sono convocati per le ore 10:00-13:00 sotto il porticato di Via Grande

Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI)
Via della Repubblica 15/B
Tel 0565 778276 - Fax 0565 763845 cell. 3332526023


lunedì 17 settembre 2018

La Pace è marcia ?

LA PACE E’ MARCIA ?
[Jeff Hoffman]
C'è una questione di cui non sento parlare neanche dai promotori della “marcia per la pace”: le bombe atomiche presenti in Italia, in contrasto con la Costituzione, coi trattati dell'ONU, con la volontà dei cittadini che in italia il nucleare non l’hanno voluto neanche nelle centrali per la produzione di energia elettrica ma si ritrovano con settanta bombe atomiche e dodici porti nucleari, dove possono approdare sommergibili e navigli vari a propulsione nucleare, mettendo a rischio nucleare l’intero territorio italiano e la sua popolazione, anche quella del “prima gli italiani”.
Fra pochi mesi il pentagono sostituirà le 70 bombe atomiche presenti a Ghedi e ad Aviano con le ormai note b61/12, più potenti, più “intelligenti”, più facilmente trasportabili, più mortali. Agli incontri dei pacifisti di tutto si sente parlare meno che di bombe atomiche o delle guerre che stanno sterminando milioni persone.
Capitini non sarebbe felice di questo. Fra poco inizieranno i lavori di potenziamento di Camp Darby da cui partono tutte le armi e munizioni destinate ai sauditi e agli alleati perchè possano sterminare il popolo yemenita nel silenzio internazionale e per fare la guerra alla Russia in Siria, alla faccia del popolo siriano.
L'uso che il pentagono fa di Camp Darby e' del tutto fuori dalle regole della NATO e questo va detto forte e chiaro; se sei contro la guerra devi dire la verita'. Se non lo fai vuol dire che il tuo scopo non è fermare le guerre, ma strumentalizzare il pacifismo. Io sto con il tavolo per la pace e con la Rete Civica di livorno contro la nuova normalità della guerra !
L'US Army Italy ci fa sapere a mezzo stampa che intende iniziare i lavori di potenziamento delle infrastrutture di collegamento fra la base e il porto di Livorno (raddoppio del Canale dei Navicelli e realizzazione di un tronco ferroviario fra la stazione di Tombolo e l'interno della base) col taglio di 937 alberi protetti del Parco Naturale di San Rossore.
GIOVEDI' 20 SETTEMBRE, ORE 17,45, RIUNIONE presso le CICALE OPEROSE di Corso Amedeo 101, Livorno, per organizzare l'iniziativa di resistenza più efficace.
PASSA PAROLA e seguici su:




domenica 16 settembre 2018

Camp Darby: il Colonnello ci dice...


Camp Darby: il Colonnello ci dice…

Martedì 11 settembre alle 21, nell'area Cecinella a Marina di Cecina  (LI), in occasione dell’apertura del “meeting antirazzista” si è discusso di Camp Darby, rischio radiologico e piani di guerra disegnati a tavolino, dove la Toscana funge da fornitore di armi x i teatri di guerra in siria, Yemen, Afganistan e Africa. All’incontro pubblico a cura della Rete civica di Livorno contro la Nuova Normalità della guerra e del Tavolo per la Pace della val di cecina hanno partecipato Manlio Dinucci, geografo giornalista autore di numerosi libri fra cui "l’arte della guerra", Roberto Benassi, Ammiraglio della Marina Militare Italiana in congedo, Jeff Hoffman Coordinatore del Tavolo per la Pace e naturalmente un pubblico molto interessato ai temi trattati.
Nei video alcuni dei momenti dell’iniziativa.


Video 1: introduzione di Jeff Hoffman Coordinatore del Tavolo per la Pace (8':52")


Video 2: intervento di Manlio Dinucci, geografo, giornalista, scrittore (47':46")

 


Video 3intervento di Roberto Benassi, Ammiraglio della Marina Militare Italiana in
                 congedo (32':18")



Video 4interventi vari dal pubblico (1h:02':43")


Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI)
Via della Repubblica 15/B
Tel 0565 778276 - Fax 0565 763845 cell. 3332526023

domenica 9 settembre 2018

Cosa succede a Bassora?

Cosa succede a Bassora?


Da settimane mi arrivano messaggi, filmati da Bassora da alcuni collaboratori del gruppo internazionale del Teatro di Nascosto. All’inizio erano immagini di rubinetti di casa, usciva acqua sporca quasi nera per via della sabbia, sporchissima, immagini d’acqua che bruciava perché  sporca anche di petrolio. Sembrava una crisi idrica… Prima fase: l’ acqua salata arriva nelle case,proviene dall’Iran ed entra nelle riserve di acqua potabile.
Poi…  immagini di dimostrazioni, pacifiche, con canti, slogan, e ancora altre dimostrazioni…
Poi immagini di gente che scappa da spari, da carri armati, e’ arrivata l’armata irachena per intervenire: tanti spari, lacrimogeni, la gente corre…Poi immagini di persone disperate in ospedale, al pronto soccorso, prima erano malati che hanno bevuto l’acqua contaminata, migliaia e migliaia  di malati (già in quel momento più di 6000), si sentono lamenti di dolore.  i telefoni di amici e familiari riprendono continuamente ed ovunque si vede gente sdraiata su lettini, per terra… I dottori danno medicine, ma nessuno formula una diagnosi, rimane un segreto (sembra di stato). Poi le immagini cambiano, le persone che vengono portate al pronto soccorso sono gli uomini feriti, colpiti dalle forze militari intervenute durante le dimostrazioni, uomini, ragazzi giovani pieni di sangue, feriti da attacchi militari, immagini terribili di ferite nauseanti, crudeli…  Si vedono massaggi cardiaci per cercare disperatamente di ridare vita a chi l’ha gia’ perso. Urla di dolore di un padre, di amici, la rabbia nelle strade cresce, le dimostrazioni vanno avanti. Ieri il palazzo del governo di Bassora viene dato alle fiamme, non si capisce da chi. C’e’ il coprifuoco, ma le dimostrazioni continuano. Cerco di capire la situazione, ma neanche chi fa il giornalista e vive a Bassora riesce a capire cosa sta succedendo realmente… Chi sta dietro le proteste sempre più rabbiose..
Vivo tra due mondi, la vita di qua, di fine estate, bel tempo, gli ultimi giorni prima che in tanti si ritornano a scuola, cammino per le belle strade di Volterra, mangio con una amica… Ping…un messaggio sul telefono ed arrivano altri filmati, altri spari, lacrimogeni con la richiesta di condividere, di raccontare quello che succede, di fare capire che stanno protestando per poter vivere in modo degno, che le dimostrazioni pacifiche sono diventate violente a causa degli interventi militari. A Bassora da anni ci sono problemi di elettricità, acqua potabile, mancanza di lavoro. Chi ha soldi e ha un lavoro, riesce a vivere, a comprarsi l’acqua pulita da una ditta privata, ma chi non ha lavoro non può permetterselo. In questi giorni fa ancora caldo, intorno a 45 gradi, meno dei 54 gradi estivi, ma molto caldo… Da anni lo stato iracheno non interviene per creare un piano idrico funzionante.
Cerco a trovare notizie su quello che succede su internet, ma ce ne sono poche…  Cosa sta succedendo a Bassora? Parlo con i miei amici in Iraq.
Da mesi, dopo le elezioni di maggio, si cerca di creare un nuovo governo,  fino adesso senza esito. E’ per questo? Per la lotta per il potere? Se diventerà un governo filo americano o un governo filo iraniano?
Stanotte a Baghdad sono stati sparati più di dieci mortai e sembra che 3 sono esplosi all’interno della green zone, la parte più protetta di Bagdad dove risiedono molte ambasciate,non lontano dall’ambasciata egiziana e americana… Sembra che non ci sono feriti… Difficile capire le notizie… Difficile comprendere cosa succede… Ma tutto sembra indicare una lotta tra Iran e America per non perdere il potere in questo paese che fornisce petrolio a gran parte del mondo.                                  [Hannet Hanneman su “Articolo 21”]

Cena di autofinanziamento


Cena di autofinanziamento


Per informazioni:
Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI)
Via della Repubblica 15/B
Tel 0565 778276 - Fax 0565 763845 cell. 3332526023
Blog: http://tavoloperlapace.blogspot.it

Il Colonnello ci dice...

Il Colonnello ci dice..
11 settembre ore 21, area Cecinella a Marina di Cecina  (LI), in occasione dell’apertura del “meeting antirazzista” si discuterà di Camp Darby, rischio radiologico e piani di guerra disegnati a tavolino dove la Toscana funge da fornitore di armi x i teatri di guerra in siria, Yemen, Afganistan e Africa. "il colonnello ci dice" a cura della rete civica di Livorno contro la Nuova Normalità della guerra e del Tavolo per la Pace della val di cecina.
partecipa Manlio Dinucci, geografo giornalista autore di numerosi libri fra cui "l’arte della guerra", Franco Busoni, Roberto Benassi, Tiberio Tanzini e molti altri...


Per informazioni:
Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI)
Via della Repubblica 15/B
Tel 0565 778276 - Fax 0565 763845 cell. 3332526023
Blog: http://tavoloperlapace.blogspot.it

sabato 1 settembre 2018

Presidio di protesta



Comunicato del 1° settembre 2018

la Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra
e il Tavolo Per la Pace
convocano un
PRESIDIO DI PROTESTA
in Via Grande angolo Via del Giglio, lunedì 3 settembre,
dalle ore 10:00 alle 13:00.

Arriva il 2 settembre nel porto di Livorno la Liberty Promise.
Dopo aver fatto scalo nei porti della costa orientale degli Stati Uniti di Charleston, Port Newark, Philadelphia, Wilmington e Boston il 23 agosto la Liberty Promise ha iniziato la traversata atlantica con destinazione Livorno, da dove proseguirà verso Aqaba in Giordania e Jeddah in Arabia Saudita.

La Liberty Promise è una nave a caricamento orizzontale costruita nel 2010, di 57.030 tonnellate di stazza lorda, 21.359 tonnellate di carico netto, lunghezza 200 metri, larghezza 32 metri, pescaggio attuale 9 metri
La sua posizione, rilevata alle ore 08:47 di questa mattina 2 settembre 2018, è quella all’altezza dell’isola di Palma di Maiorca che si rileva dalla schermata allegata.
La Liberty Promise è una delle navi della flotta del Maritime Security Program (MSP).
Il Maritime Security Program ha la finalità di mettere a disposizione delDipartimento della Difesa degli Stati Uniti una flotta di proprietà privata per intervenire nelle aree di crisie rifornire la linea del fronte di bombe, razzi, esplosivo ad alto potenziale, munizioni, tank, jeep e camion e quant’altro materiale militare necessario. 

Camp Darby è “il più grande arsenale USA” del pianeta, “al di fuori della madrepatria”, ha detto recentemente il colonnello comandante la guarnigione Us Army Italy di Vicenza e Camp Darby.
Perciò navi del MSP fanno regolarmente scalo a Livorno, per rifornire Camp Darby e da Camp Darby rifornire il fronte, oggi in Siria e Yemen.

Fra l’altro, l’amministrazione statunitense sta per dare il via a una massiccia riorganizzazione delle infrastrutture all’interno della base: un investimento di decine di milioni di dollari, confermatorecentemente, per realizzare un nuovo troncone ferroviario e il rifacimento di una banchina attrezzata lungo il canale navigabile dei Navicelli che attraversa Camp Darby, collegato direttamente al porto di Livorno, in modo da garantire una più rapida ed efficiente movimentazione dei carichi di armi che arrivano o che partono via mare, direttamente dal porto di Livorno.

In Yemen la bomba che il 9 agosto scorso ha massacrato 40 bambini di uno scuolabus era una bomba  MK 82 a guida laser da 227 chili prodotta da General Dynamics.
Lancia missili Javelin anti-carro di produzione Raytheon/Lockheed Martin, "Tube-launch, Optically tracked, Wire-guided” ancora della Raytheon,camion blindati di tipo Hmveein, e altre armi e materiali militari  ancora di produzione statunitense sono ritrovati in Iraq e Siria nelle aree riconquistate all’Isis.

L’uso di Camp Darby per rifornire il fronte in Siria e Yemen deve finire.
L’uso che in questo periodo gli Stati Uniti fanno di Camp Darby è al di fuori di quanto previsto dall’articolo 3 del Trattato nordatlantico, sul quale si basa la legittimità della presenza e dell’uso delle basi americane in Italia, e non deve essere consentito.

La Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra in collaborazione col Tavolo per la Pace, dopo i precedenti del 10 Agosto, 13 luglio, 15 giugno e 5 maggio, ancora una volta convoca, questa volta per  Lunedì 3 settembre, dalle ore 10:00 alle ore 13:00 in Via Grande a Livorno, angolo via delGiglio, un presidio per:


·    informare le livornesi e i livornesi che le armi per la guerra in Siria e Jemen vengono da Camp Darby facendo della nostra città una vera e propria retrovia di una guerra non nostra;
·    raccogliere firme su una lettera indirizzata ai sindaci di Pisa e Livorno, al presidente della Regione Toscana e ai parlamentari di ogni schieramento eletti sul territorio affinché si attivino con ogni iniziativa utile a impegnare il Governo a intraprendere nei confronti dell’alleato tutti i passi necessari a ricondurlo al rispetto rigoroso del Trattato Nordatlantico e degli accordi bilaterali collegati stipulati.

Livorno non vuole essere retrovia della guerra americana

Le guerre degli Stati Uniti non sono “in automatico” anche nostre

Si ripristini quanto prima la legalità nelle relazioni internazionali,
anche quando si tratti di “alleato privilegiato”

Non si consenta l’avvio dei lavori di potenziamento di Camp Darby,
fino a quando la questione giuridica non sia chiarita
e sia ripristinata la corretta e rigorosa applicazione
del Trattato per il quale le basi americane sono presenti in Italia

Livorno 1° settembre 2018