venerdì 28 dicembre 2012

Attività di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato

Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato si accinge a diventare “bene culturale testimonianza della storia collettiva e simbolo della lotta contro la mafia”.

Venerdì 7 dicembre scorso, giorno in cui si commemorava l'ottavo anniversario della morte della mamma del militante ucciso dalla mafia il 9 maggio '78, è stato compiuto il primo passo: davanti la porta della casa in cui vissero Felicia e Peppino, insieme a tutta la famiglia Impastato è stata apposta una targa.
"E' un fatto importante, perchè è la prima volta che un luogo simbolo della lotta alla mafia ottiene un riconoscimento istituzionale del genere; un riconoscimento voluto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano", dichiara Giovanni Impastato, figlio di Felicia e fratello di Peppino.
"A livello regionale è stato fatto tutto quello che doveva essere fatto affinchè Casa Memoria diventasse bene culturale, adesso per completare l'iter la pratica dovrà essere vagliata dal Ministero dei Beni culturali", conclude.
Doveva essere il presidente della Regione Rosario Crocetta a scoprire la targa affissa davanti Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato di Cinisi, nell’8° anniversario della morte della madre del militante di democrazia proletaria, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978, ma per impegni improrogabili non ha potuto ritrovarsi tra quelle mura che si accingono a diventare un bene culturale a testimonianza della storia collettiva e per la sua valenza simbolica di esempio di civilta’ e di lotta alla mafia”.
Alla cerimonia, oltre a Giovanni Impastato, erano presenti l'onorevole Giuseppe Lumia e i sindaci di sette comuni dell'hinterland, tra i quali Salvatore Palazzolo e Massimo Cucinella, primi cittadini rispettivamente di Cinisi (luogo in cui si trova Casa Memoria) e Terrasini.
Verso il 9 maggio 2013….

Il 18/12 L’associazione “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” e il Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato” di Palermo, presso i locali dell’ex Casa Badalamenti (C.so Umberto I, 183 - Cinisi), hanno presentato il prossimo raduno dei sindaci che si svolgerà nella giornata del 9 Maggio 2013 in occasione del 35° anniversario della morte di Peppino Impastato.
[Nella foto i Sindaci nella ex casa di Don Tano Badalamenti (la casa dei 100 passi), il 9 maggio 2012]
Presenti il vice – presidente nazionale di Avviso pubblico Gabriele Santoni; il presidente del “Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato” di Palermo Umberto Santino; il presidente nazionale del CNCA Don Armando Zappolini; il presidente regionale del CNCA Salvo Cacciola.
Già quest’anno, dopo un appello promosso da Giovanni Impastato e da Casa Memoria Impastato, molti sindaci di comuni aderenti ad Avviso pubblico hanno partecipato alle iniziative in programma per il 9 maggio 2012.
A livello locale hanno anche aderito le associazioni: “Musica e Cultura”, Asadin, Azione Cattolica Ecce Homo, Istituto comprensivo“Giovanni Meli”, la Consulta giovanile, Associazione calcio Città di Cinisi, Assessorato alla cultura, Biblioteca comunale.
L’evento, è diventato un appuntamento annuale ed ha creato una rete tra gli enti e le associazioni locali e le grandi organizzazioni nazionali (Acli, Agesci, Arci, Libera, CGIL, CNCA, Emergency, Lega ambiente, Uisp).
Per il prossimo 9 Maggio le associazioni promotrici hanno rinnovato l’invito ad altre associazioni e cittadini ad aderire, con proposte per preparare insieme il programma.
Alla fine dell’incontro, sono state poste altre due “pietre d’inciampo”, dedicate alla memoria di Felicia Bartolotta Impastato, davanti Casa Memoria Impastato e l’ex casa Badalamenti, per continuare il percorso dei “Cento passi”, previsto nel progetto “Un ponte per la memoria”. E' intervenuto anche il presidente della Fondazione di studi sulla 'ndrangheta Claudio La Camera coordinatore del progetto “Un ponte per la memoria”.
Carmen Consoli - Ciuri di campu (fiore di campo)

giovedì 27 dicembre 2012

La Costituzione più bella del mondo

La Costituzione più bella del mondo

Appassionata lettura di Roberto Benigni della nostra Costituzione, la più bella del mondo, nello spettacolo andato in onda lunedì scorso.
"La Costituzione senza conoscenza si trasforma in un pezzo di carta senza valore, esige conoscenza, che è la risposta più consona all’ignoranza".
Cosa ha fatto Benigni? L’ha spiegata e l’ha spiegata con amore. In modo che  si capisse, come sia possibile  trovare una soluzione ai problemi che abbiamo di fronte e ribadire la “direzione per affrontarli nel senso d’una società giusta, nella quale vorremmo vivere  e per la quale anche sacrifici e rinunce  valgono la pena. In due parole: fiducia e speranza”.
Benigni si è posto come giullare della Costituzione cioè colui che canta e ride e ama. In tal modo anche la parte politica, le sue frecciate contro B. paradossalmente non facevano più ridere ma mostravano l’immenso divario tra un asservimento delle leggi al proprio volere individuale,  giocando con l’ignoranza di chi non conosce il senso alto della Costituzione e i principi di quest’ultima che al primo posto mettono l’etica del governare appoggiandosi a leggi sacralmente giuste….

art. 11:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.




sabato 22 dicembre 2012

Notizie...

Gli istinti bestiali dell'uomo hanno seminato tristezza, morte, dolore e anche un po' di assuefazione.
Ma esiste ancora il coraggio e la dignità di chi non si arrende, di chi si ribella, di chi va controcorrente.

"Contro" è la voglia di lottare, è la voglia di cambiare.       (Augusto Daolio)

Contro i fucili, carri armati e bombe
contro le giunte militari, le tombe
contro il cielo che ormai è pieno di tanti
ordigni nucleari
contro tutti i capi al potere che non sono ignari.

Contro i massacri di Sabra e Chatila
contro i folli martiri dell'Ira
contro inique sanzioni, crociate americane
per tutta la gente che soffre, e che muore di fame.

Contro chi tiene la gente col fuoco
contro chi comanda e ha in mano il gioco
contro chi parla di fratellanza, amore, libertà
e poi finanzia guerre e atrocità.

Contro il razzismo sudafricano
contro la destra del governo israeliano
conto chi ha commesso stragi, pagato ancora non ha
per tutta la gente ormai stanca che vuole verità.

Contro tutte le intolleranze
contro chi soffoca le speranze
contro antichi fondamentalismi e nuovi imperialismi
contro la poca memoria della storia.

Contro chi fa credere la guerra un dovere
contro chi vuole dominio e potere
contro le medaglie all'onore, alla santità
per tutta la gente che grida libertà !
[Nomadi]





F35: la rinuncia del Canada
(Tonio Dell'Olio)
Il Canada nel 2006 aveva assunto la decisione di dotare la propria aviazione militare degli F35. Qualche giorno fa il Parlamento di quel Paese a larghissima maggioranza ha rinunciato a quell’affare: Costano troppo.
Inizialmente 65 milioni di dollari per ciascun esemplare e oggi il prezzo è lievitato fino a 150 - 180 milioni per ciascun aereo.
L’Italia ha invece confermato l’acquisto dei suoi 90 pezzi rinunciando al progetto iniziale di 135. Ai deputati canadesi ha parlato anche Steve Lucas, già Chief dell’Air Staff dell’aviazione canadese che ha rivelato che i vertici militari all'epoca non dissero tutta la verità sulle caratteristiche e l’efficienza di quegli aerei che non garantiscono pienamente le caratteristiche che vantano.
Che bello pensare invece che in Italia sappiamo tutta la verità e che siamo più ricchi dei canadesi. Dimenticavo di dire che quando uno dei partner del progetto si ritira, il prezzo lievita per gli altri. Ma a quanto pare noi non abbiamo alcun problema. Se a qualcuno interessa la rassegna stampa, in Italia ieri ne hanno parlato due quotidiani e pochi siti di informazione online. I soliti pacifisti: La Stampa di Torino e Il Sole 24 ore, forse preoccupati della possibile crisi dell’industria statunitense dell’aeronautica….

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PRATO, CROCEVIA DELLE MAFIE
MONTEMURLO E LA CAMORRA
Montemurlo è il secondo comune della piccola provincia pratese. Terra d’industria e di telai, zona molto tranquilla. Ideale per la camorra per posizionarci una importante base operativa in Toscana.
Nel 1999, nell’afosa primavera e dinanzi al campo sportivo del circolo Arci, viene colpito a morte Vincenzo Cozzolino. Colpi di pistola a go-go rompono il silenzio “catacombale” della cittadina alle porte di Prato. L’arma usata: Makarov 7.62 in dotazione alle forze di polizia della ex Jugoslavia che venne ritrovata all'interno della Audi A3 su cui la vittima e il cognato erano appena saliti. I killer fuggirono su una Fiat Uno che era stata rubata il giorno prima a Montecatini Terme e lasciata nel pratese.
L’assassinio e’ il segno della presenza della camorra nel pratese, che vuole punire chi ha “sgarrato”: Vincenzo detto “O' Pazzo“, venne ucciso perchè aveva assunto il predominio nel commercio degli abiti usati, intralciando, di fatto, le attività commerciali dei clan camorristici Birra-Iacomino e Ascione-Suarino.
Michele Chierchia, Vincenzo Ascione, e Oliviero Vincenzo furono condannati per l’omicidio Cozzolino all’ergastolo in primo grado, ma assolti in Appello e in Cassazione. La Procura Antimafie di Firenze riapre il caso procedendo all’arresto nel 2011 di otto persone. Il 4 dicembre 2012 si è svolta un’importante udienza del processo per i mandanti dell’omicidio, all’aula bunker di Firenze, nella quale sono emersi i retroscena dei molteplici rapporti dei clan della camorra per il predominio del traffico degli stracci.
Il tema dell’omicidio Cozzolino a Montemurlo è stato ripreso dall’azione della carovane Antimafie che dal 2009 e per ben tre volte, ha trovato ospitalità sul territorio montemurlense. Il Comune di Montemurlo e le Istituzioni hanno trovato la forza di reagire ed analizzare il fenomeno criminale nella ridente ed a forte sviluppo economico città di Montemurlo, promuovendo attività di contrasto e lotta alle mafie in sinergia con l’associazionismo.
(Nella foto, da sinistra verso destra: Dino Paternostro, Maurizio Pascucci ed Ettore Nespoli a Montemurlo sul luogo dell'omicidio di Cozzolino)
Ettore Nespoli
Referente Un'Altra Storia - Prato
 
Che il "grande cambiamento in atto" illumini tante coscienze, che smettano di fabbricare le armi e fare le guerre". Questo è l'augurio della segreteria del Tavolo per la Pace della val di Cecina unita ai suoi due coordinatori.

venerdì 14 dicembre 2012

F35: è cominciato lo shopping



Carissimi, come ogni anno, in questo periodo riproponiamo la "Cena di autofinanziamento" per le attività del Tavolo per la Pace della val di Cecina.
(click per ingrandire....)

facciamoci venire la voglia di stare insieme e condividere questo momento, che si lega al 64° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dic. 1948.......nunca mas!). E soprattutto, non fatevi venire la voglia "di mollare" quando invece, oggi più di ieri, è importante andare avanti e illuminare le coscienze.
Vi aspettiamo Venerdì 14 dicembre 2012 ore 20
presso il Ristorante l’Acquapazza
via Carlo Ginori 89
Marina di Cecina


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MERCATINO DI NATALE DELLA SOLIDARIETA’
Sabato 15 e domenica 16 dicembre nei locali espositivi di Via Turazza a Volterra si svolgerà il consueto Mercatino di Natale:
troverete molte idee per  i regalini di Natale per i vostri amici e familiari, doppiamente utili in quanto aiuterete queste associazioni a perseguire i loro obiettivi, come  Emergency che impiegherà il ricavato della vendita dei propri numerosi gadget all'Ospedale in Sierra Leone; come Giusti Consumi che sostiene il commercio equo e solidale con i prodotti  alimentari e artigianali dal mondo; come "Le Amiche di Mafalda" che con la vendita dei loro manufatti sostengono le donne vittime di violenza della nostra zona; vi troverete anche l'artigianato pakistano prodotto dai profughi che risiedono a Volterra e altro ancora.
L'orario continuato sarà dalle ore 10 alle ore 20 in entrambi i giorni. Sabato, dalle ore 17,30 ci terrà piacevole compagnia il gruppo musicale "E liberi siam già" , mentre domenica dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19, la nostra amica Inger insegnerà ai bambini che vorranno partecipare ad eseguire piccole tradizionali decorazioni natalizie.
Vi aspettiamo!

F35: è cominciato lo shopping

La crisi non ferma i generali e i loro acquisti di armi. nel corso dell'anno che sta per finire, mentre milioni di italiani sono precipitati nella povertà, i vertici delle nostre forze armate sono riusciti ad aumentare la spesa per gli armamenti di altri 1.300 milioni di euro portando la spesa militare italiana dal 18 al 28%. Non solo. Il Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, ha già ordinato l'acquisto di tre cacciabombardieri F-35 impegnando altri 270 milioni.
I dati sono emersi nel corso dell'audizione del Segretario Generale della difesa e Direttore nazionale degli armamenti, generale Claudio Debertolis organizzata dalla Commissione Difesa lo scorso 5 dicembre. Dunque oggi sappiamo che:
1. il programma di acquisto degli F-35 non si è mai arrestato, in disprezzo al Parlamento che il 28 marzo scorso aveva deciso di "rinviare qualunque decisione relativa all'assunzione di impegni per nuove acquisizioni nel settore dei sistemi d'arma, sino al termine del processo di ridefinizione degli assetti organici, operativi e organizzativi dello strumento militare italiano";
2. il primo dei tre caccia F-35 sarà consegnato all'Italia nel gennaio 2015 e l'ultimo, il 90°, sarà consegnato nel 2027. Dunque comprando gli F-35 stiamo caricando un ulteriore debito pubblico sulle spalle dei nostri giovani che lo dovranno pagare per altri 15 anni. [ continua a leggere l’articolo su “Famiglia Cristiana…]

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Il “regalo di Natale”: gli F35 sotto l’albero:

Italia armata, il Ddl Di Paola dall’11/12 è legge dello Stato


Un presidio partecipato, colorato e forte, con la grande bandiera della Pace che di solito apre la Marcia Perugia-Assisi.
Con questa presenza davanti alla Camera dei Deputati l’11/12 i rappresentanti delle tre organizzazioni promotrici della campagna "Taglia le ali alle armi" (Sbilanciamoci, Tavola della Pace, Rete Italiana per il Disarmo) hanno lanciato un ultimo appello ai deputati affinché non approvino la legge-delega che affida al Governo la revisione e la riforma dello strumento militare.
Un'occasione d'oro per dimostrare che il Parlamento ha a cuore i problemi veri del paese e non la difesa degli interessi dell'industria militare, ma che non è stata accolta dall'Aula della Camera che ha approvato a maggioranza…
Blanda, durante il dibattito (unica eccezione Turco), l'opposizione del Pd che, ignorando le richieste della piazza (e di Vendola), ha votato a favore. Contro l'Idv, che si è battuto strenuamente (Di Stanislao).
Tutti gli altri han detto si (295) salvo, oltre a Idv e Radicali, pochi contrari (25) in ordine sparso (Pezzotta, ad esempio, Terzo Polo), oppure (53) astenuti (Sarubbi Pd). E' il primo paradosso del Monti a fine corsa: il Pd vota a favore per responsabilità e la destra vota compatta, nonostante abbia appena bocciato il governo (la Lega si è astenuta).
Tutto adesso è nelle mani del prossimo esecutivo e dei decreti attuativi su cui ci sono 60 giorni di tempo perché il futuro parlamento dica la sua. La legge autorizza le Forze armate a riorganizzarsi in proprio in 12 anni con una delega per ora in bianco. Potranno rivedere modello organizzativo e infrastrutture e chiedere il pagamento delle attività di protezione civile. Ma introduce anche il principio dell’invarianza della spesa: i risparmi (taglierà posti di lavoro) resteranno alla Difesa con una “flessibilità gestionale” che l'autorizza spendere come vuole. Si prevede in armamenti. [ continua a leggere l’articolo… ]

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Il 13 dicembre 2011 in Piazza Dalmazia a Firenze furono assassinati Modou Samb e Mor Diop; furono feriti in modo grave Sougou Mor, Mbengue Cheike e Moustapha Dieng (che non potrà più essere autosufficiente).
Al gesto, frutto orrendo di un clima diffuso di intolleranza e di ostilità nei confronti dei migranti, dodici mesi dopo, non ha fatto seguito un grande cambiamento, non vi è stata quella reazione corale che avrebbe dovuto mobilitare tutte le energie e le risorse positive, tutte le forze culturali, sociali, politiche che hanno come baricentro la Costituzione.
Ad un anno di distanza Pape Diaw, Presidente dell’ Associazione dei Senegalesi di Firenze, lancia una petizione per fare una proposta che dia il via ad un clima diverso - di apertura, di accoglienza, di solidarietà - degni di una città ed un Paese civili, in cui non siano più possibili atti come quelli di un anno fa: «Firenze si è dimostrata molto solidale con noi. Quanto è accaduto un anno fa è frutto di una cultura, di una ideologia violenta e razzista alla quale la maggior parte degli italiani è estranea: riconoscere ai tre senegalesi feriti la cittadinanza italiana, sarebbe la dimostrazione di questo e un atto concreto di riconciliazione».
Una petizione per chiedere al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la concessione della cittadinanza italiana per i tre feriti gravemente dal killer Gianluca Casseri a Firenze.
Unisci ai il tuo nome alla petizione on line

  

domenica 9 dicembre 2012

Smettiamo di giocare alla guerra



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Smettiamo di giocare alla guerra !!!

Martedì 11 dicembre 2012 i deputati voteranno la legge che delega al Governo la riforma delle Forze Armate.
Mentre si tagliano i servizi alle persone e agli enti locali che li devono fornire, mentre milioni di famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese, il Parlamento vota una legge delega che taglia il personale militare, solo per comperare più armi (tra cui i cacciabombardieri F35), aumentando così la spesa militare e la spesa pubblica.
Con uno scatto da record la Commissione Difesa ha studiato e discusso la legge in sole 8 ore e 40 minuti. In pratica una sola giornata di lavoro per fare quella riforma delle FFAA che non fatto negli ultimi 20 anni.
Ma si può trattare in questo modo una riforma così importante? Avete mai visto i parlamentari precipitarsi in questo modo dinanzi al dramma della povertà, della disoccupazione, dell'esclusione sociale, della corruzione o delle mafie? No.
Queste cose si fanno solo per gli F35 e per la potente lobby del complesso militare-industriale.
Il Ministro Giampaolo Di Paola (militare) pretende di scrivere anche i decreti attuativi della riforma pur essendo alla fine della legislatura.
In altre parole i militari pretendono di decidere da soli come riorganizzare le forze armate, temono il risultato delle prossime elezioni e il Parlamento si fa da parte.
Uno scandalo insopportabile. A nulla sono valsi gli inviti a precisare e migliorare il testo della delega. A nulla sono valsi gli appelli al buon senso e le osservazioni puntuali.
Cosa possiamo fare? Sicuramente non restare in silenzio!
Per farci sentire bisogna alzare tutti la voce contro le spese militari:

·      Martedi 11 dicembre alle ore 11, manifestazione a Roma in Piazza Montecitorio per dire NO agli F35 e alla riforma che aumenta le spese militari. (volantino della manifestazione... )

·      Da subito invia una Mail contro la legge che aumenta le spese militari: scrivi ai deputati che questa settimana voteranno il disegno di legge delega di revisione delle Forze Armate. ( testo del messaggio... )
Per inviare subito un’email ai Deputati, vai sul sito (http://www.camera.it/28), seleziona la scheda di uno o più deputati ed invia personalmente il tuo appello.
Il Tavolo per la Pace della Val di Cecina ha già aderito all’appello on-line ( leggi l’appello ) che è possibile sottoscrivere personalmente collegandosi a questo link: (www.perlapace.it

venerdì 30 novembre 2012

Palestina osservatore permanente all'ONU

Il 29 novembre è stata la Giornata Internazionale di solidarietà con il popolo palestinese indetta dall’Onu.
La data scelta non è casuale: il 29 novembre 1947 l’Assemblea Generale dell’Onu adottò la risoluzione 181, più nota come la Risoluzione della Partizione, con cui si stabiliva la creazione in Palestina di uno Stato ebraico e di uno Stato palestinese, con Gerusalemme corpus separatum sottoposta a un regime internazionale speciale.
Come sappiamo tutti, la storia prese un’altra via e nella regione lo Stato Palestinese non ha finora mai visto la luce. Il 29 novembre 2012 il Presidente Abu Mazen all’Assemblea Generale dell’Onu per richiedere l’ingresso della Palestina come Stato non membro.
Questa la notizia: "L’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è espressa in maniera favorevole alla richiesta di riconoscimento della Palestina come osservatore permanente: l’Autorità Nazionale Palestinese diventa stato osservatore non membro."
L’Italia, come aveva annunciato da Palazzo Chigi, ha votato a favore del riconoscimento. Favorevoli 138, nove contrari e 41 astenuti."
Un passo importante e non solamente formale che permette alla Palestina, tra l’altro, di avere accesso a diverse organizzazioni internazionali e di potersi appellare alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, portando Israele sul banco degli imputati per crimini di guerra e per le continue violazioni dei diritti umani e delle risoluzioni Onu. Un riconoscimento questo che, a differenza di quella di Stato membro, portata all’Onu sempre dal Presidente Abu Mazen il 23 settembre 2011, che stavolta ha avuto bisogno della sola maggioranza semplice. «Oggi le Nazioni Unite, e domani realizzeremo un altro passo avanti: la riconciliazione nazionale», ha dichiarato il Presidente Abu Mazen.
Sono grandi le speranze del popolo palestinese di veder compiere finalmente passi in avanti verso quella riconciliazione davvero necessaria e non più rinviabile.

Eduardo Galeano (scrittore)
"Per giustificarsi, il terrorismo di Stato fabbrica terroristi: semina odio e raccoglie alibi. Tutto indica che questa macelleria a Gaza, che secondo i suoi autori vuole solo eliminare i terroristi, riuscirà a moltiplicarli".
Dal 1948, i palestinesi vivono condannati ad una umiliazione perpetua. Non possono nemmeno respirare senza permesso. Hanno perso la patria, le terre, l’acqua, la libertà, tutto ciò che era loro. Non hanno nemmeno il diritto di eleggere i propri governanti. Quando votano chi non devono votare, vengono castigati. Gaza adesso è castigata. E’ diventata una trappola senza uscita da quando Hamas ha vinto in maniera limpida le elezioni del 2006. Qualcosa di simile era capitato nel 1932, quando il Partito Cominista aveva vinto nelle elezioni in Salvador. Sporchi di sangue, i salvadoregni hanno espiato la loro cattiva condotta e da allora hanno vissuto sottomessi a dittature militari. La democrazie è un lusso che non tutti meritano. Sono figli dell’impotenza i razzi fatti in casa che i militari di Hamas, assediati a Gaza, sparano con una mira approssimativa sulle terre che erano state palestinesi e che l’occupazione israeliana ha usurpato.... [leggi tutto.... ]

giovedì 29 novembre 2012

Una storia, tante diversità...


‘Una storia, tante diversità: ancora in viaggio….’
di Benedetto Randazzo
Questo il tema dell’edizione 2012 della Festa della Toscana, filo conduttore del ricco programma di eventi che si stanno svolgendo in tutta la regione.
La Festa della Toscana venne introdotta nel 2000, quando il Consiglio Regionale ha scelto di istituirla come occasione per riflettere sui valori di pace e giustizia che fanno parte della sua identità e poter consegnare alle generazioni future un patrimonio di diritti e civiltà di così grande valore. [leggi il comunicato di Alberto Monaci – Presidente del Consiglio Regionale della Toscana… ]

Perché il 30 Novembre: il 30 Novembre del 1786, nell’allora Granducato di Toscana, viene abolita la pena capitale; per la prima volta nel mondo, grazie al nuovo codice penale emanato da Pietro Leopoldo che impose “la demolizione delle Forche ovunque si trovino”.

Sotto l’influenza della filosofia illuministica e in particolare di Cesare Beccaria, autore del celebre saggio “Dei delitti e delle pene“, la Toscana diventa il primo Stato ad abbandonare la pena di morte, una pratica prevista in quasi tutti gli ordinamenti di allora.
In Italia la pena di morte ha però avuto un percorso tortuoso: abolita nel Regno d’Italia nel 1889 con il “codice Zanardelli”, venne reinserita nel “codice Rocco” del 1930 di ispirazione fascista, per poi venire definitivamente soppressa nella Costituzione della neonata Repubblica Italiana nel 1948.
Nel mondo ci sono oggi 68 paesi che utilizzano questa forma di punizione per crimini gravi, il caso degli Stati Uniti d’America è sicuramente quello che conosciamo meglio, anche grazie a un’ampia cinematografia sulle esecuzioni, che ha reso le pratiche della sedia elettrica e dell’iniezione letale note al grande pubblico.

  Un viaggio che passa anche da Pomarance….

In occasione della festa della Toscana, il 28 novembre si è tenuto a Pomarance un consiglio comunale aperto presso lo spazio polifunzionale Savioli, presenti gli studenti e  gli insegnanti delle scuole medie.
Nel corso del Consiglio il Sindaco Martignoni ha introdotto i temi che sarebbero stati toccati; il Consigliere Luigi Cerri è intervenuto sul tema della guerra e dell’oppressione israeliana contro il popolo Palestinese dando lettura di un articolo molto efficace sulla recente ennesima aggressione nella striscia di Gaza, invitando i presenti a riflettere e l’Amministrazione comunale a prendere posizione in seguito, contro questo massacro.
Invitato, il Tavolo per la Pace della Val di Cecina è stato rappresentato dal Coordinatore Alta Val di Cecina Graziano Pacini, che ha illustrato brevemente ma in modo efficace, il documento programmatico del Tavolo, approvato nell’ultima Assemblea Generale, soffermandosi sull’importanza dei valori di pace e giustizia, ispiratori della festa della Toscana, la cui attuazione deve necessariamente coinvolgere scuole, istituzioni in genere, ma soprattutto i giovani.
Pacini ha ricordato alcuni recenti fatti di cronaca da non sottovalutare, che vanno in direzione opposta, quali:
-       Il razzismo e l’omofobia - l’irruzione qualche giorno fa nel teatro di Pontedera di un gruppo oranizzato di facinorosi che con striscioni e slogan, ha terrorizzato un pubblico per lo più di bambini, allorchè il tema che si trattava era l’uguaglianza ed il diritto di cittadinanza….
-    Atrocità della repressione e della guerra nei paesi arabi - La terribile notizia dell’uso delle “cluster bombs”, le bombe che esplodono prima di toccare terra, usate dalle autorità siriane contro la popolazione civile, che qualche giorno fa hanno causato la morte di 11 bambini a Damasco….
-       Bullismo – diversità - Il ragazzo quindicenne che qualche giorno fa si è tolto la vita perchè deriso dai suoi coetanei per una presunta diversità…
Pacini nel ribadire la disponibilità e l’impegno del Tavolo nelle scuole, sul tema della legalità, si è soffermato parlando del positivo bilancio dell’iniziativa nelle scuole di Castagneto Carducci-Donoratico, che lo scorso anno ha dato ai ragazzi possibilità di conoscere la figura e l'impegno antimafia di Peppino Impastato e comprendere compiutamente l’attualità del problema ed il pericolo della presenza delle organizzazioni criminali sul territorio; questo con gli interventi fatti nelle scuole a cura del Tavolo e con le visite nei beni confiscati alle mafie in Toscana, in collaborazione con l'ARCI: grazie ad una legge dello Stato, questi beni vengono oggi utilizzati per fini sociali, come la struttura visitata con i ragazzi a Montecatini Terme, utilizzata come centro per il recupero dei tossicodipendenti.
Il Consiglio comunale aperto si è concluso con l’approvazione all’unanimità della mozione presentata dal Consigliere Luigi Cerri per la concessione della cittadinanza onoraria ai bambini figli di genitori stranieri.
Reazione questa al riprovevole episodio di razzismo messo in atto da un gruppo di militanti di Forza Nuova nella città di Pontedera lo scorso 10 novembre, che ha tentato di impedire lo svolgimento della cerimonia organizzata dall'Amministrazione Comunale presso il Teatro Era, di consegna degli attestati di cittadinanza onoraria a 603 bambini nati in Italia da genitori stranieri. [leggi iltesto della mozione approvata… ]


lunedì 26 novembre 2012

Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne

  • Salute: sostantivo di genere femminile
  • Sicilia: Il Presidente ha il suo Governo "a sette stelle"
  • Le vignette di Enrico Pantani su "il fatto quotidiano", in un'articolo di Laura Cleri: "Violenza sulle donne: la mia lettera a uno sconosciuto"
Salute: sostantivo di genere femminile
Incontri di approfondimento in occasione della giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne e 10 dicembre: giornata internazionale per i diritti umani
Gli eventi, organizzati dall’ARCI, Fondazione il cuore si scioglie onlus, CESVOT, con il patrocinio del Comune di Cecina, si svolgeranno a Cecina, al circolo ARCI Bocciodromo in Via Corsini, martedì 27 novembre e lunedì 10 dicembre.
Martedì 27 novembre: “La promozione dell’allattamento materno nei progetti di cooperazione internazionale”; saranno presenti 2 delegazioni, una dalle Filippine e una dal Niger, in Toscana per partecipare alla manifestazione "Un cuore si scioglie", che parleranno delle esperienze che stanno conducendo nei rispettivi paesi riguardo alla promozione del latte materno e al contrasto delle pratiche di mutilazione genitale femminile.
Lunedì 10 dicembre: la maternità nelle varie culture; interverranno: Lia Burgalassi, assessore del Comune di Cecina; Dott. Gianna Battini, responsabile del consultorio; “gli operatori e gli utenti del consultorio migranti”; Dott. Maria Cristina Janssen, esperta in clinica transculturale; mediatrici Ilham Kardui e Drita Bela “l’esperienza del servizio di mediazione linguistico culturale nel consultorio”.

Sicilia: Il Presidente ha il suo Governo "a sette stelle"
Sette donne in giunta -  Lucia Borsellino (Sanità), Linda Vancheri (Attività produttive), Nelly Scilabra (Istruzione e formazione), Francesca Basilico D’Amelio (economia), Patrizia Valenti (Enti locali), Ester Bonafede (Famiglia e Lavoro). Era alle sette donne che si riferiva, annuciando il suo governo a “sette stelle” Rosario Crocetta?
E’ possibile che non fosse solo una battura, un modo per ribattere, senza confliggere, all’irruzione “inquietante” (per i partiti) del Movimento 5 Stelle. Che sia stato “pianificato” o meno, a questo punto, poco importa. Dopo le elezioni regionali del 28 Ottobre, in totale sono 22 le donne al vertice.
La Sicilia sorpassa tutti: sia il governo quanto l’Assemblea regionale sono composti dal più alto numero di donne della storia della Repubblica. Con una sola eccezione, che riguarda proprio la Sicilia, perché il primo Parlamento regionale, eletto nel 1947, era composto da ben diciassette donne, due in più di quanto ne sono state elette il 28 ottobre. In compenso la presenza femminile ha fatto irruzione nell’Assemblea regionale siciliana. Un fiume in piena, con le quindici deputate, se si considera che per tre legislature nel recente passato (quarta, quinta e settimana), non c’era nemmeno una donna. Peggio che nelle repubbliche africane di recente conio!
Il numeri del governo sono imbattibili: sette donne su dodici asssessori. Solo il governo francese può vantare una simile condizione con diciassette Ministre. Il governo del Professore Monti ha appena tre donne, la giunta regionale di Roberto Formigoni appena due.
Qualcosa è cambiato......

Violenza sulle donne, la mia lettera a uno sconosciuto

di Laura Cleri 23 novembre 2012
Caro sconosciuto,
che un sabato pomeriggio di 39 anni fa hai raggirato la mia esistenza.
Donna. Da subito. Meglio femmina, come appellativo. O per lo meno trattata come tale. Cosi mi sono sentita quel sabato pomeriggio, a 11 anni.
La mamma mi accompagna alla fermata dell’autobus per la mia prima corsa da sola, dall’altra parte della città mi aspetta la zia, sempre alla fermata. Un test, un’avventura nuova. 1972 a Parma, città di provincia. Capelli legati, trecce credo, pantaloni cuciti dalla vicina, come nei paesi, maglietta con Susanna, quella del formaggino, una borsetta a tracolla bordeaux con le frange, in piedi, attaccata al tubo verticale guardo fuori, un po’ agitata ma contenta. Poi la tua mano maschile avvolge la mia piccola mano... [leggi tutto... ]