mercoledì 31 ottobre 2012

La guerra ambientale è in atto



LA GUERRA AMBIENTALE E’ IN ATTO: FERMIAMOLA !

Dalle mistificazioni scientifiche sul “global warming” alle manipolazioni globali della geoingegneria
Se ne è parlato in una conferenza a FIRENZE il 27 ottobre 2012 con:
ENZO PENNETTA, biologo, saggista, insegnante di scienze naturali, che ha trattato il tema: “controllo demografico e riscaldamento globale: interessi ed obiettivi di una teoria controversa”.
FABIO MINI, Generale NATO, saggista, esperto di questioni strategiche, scrive per Repubblica, l’Espresso, Limes, che ha trattato il tema: “i futuri multipli: quale guerra prepariamo? Guerre ambientali e nuovi scenari geopolitici.
ANTONIO MAZZEO, peace researcher, giornalista, esponente del movimento “NO MUOS”, che ha trattato il tema: “governare le guerre climatiche e nucleari attraverso i comandi satellitari e telematici del MUOS.
Nel 1966, il professor Gordon J.F. MacDonald, allora direttore associato dell’Istituto di Geofisica e Fisica Planetaria della University of California di Los Angeles aveva scritto il libro "Unless Peace Comes", (“A meno che non venga la pace”). Lo specialista in strategie di guerra ne intitolava un capitolo con una domanda piuttosto inquietante: “ COME DISTRUGGERE L’AMBIENTE? ”.
Scriveva MacDonald: "Tra i futuri mezzi per conseguire gli obiettivi nazionali con la forza, una possibilità dipende dalla capacità dell'uomo di controllare e manipolare l'ambiente del suo pianeta.
Una volta ottenuta, questo potere sull'ambiente fornirà all’uomo una nuova forza in grado di fare danni grandi e indiscriminati. La nostra comprensione attuale del cambiamento ambientale intenzionale rende difficile immaginare un mondo in cui si svolgerà la guerra geofisica”. Secondo MacDonald le armi geofisiche potevano diventare parte dell’armamento di ogni nazione e rivelarsi particolarmente adatte per guerre sotto copertura o segrete. Già negli anni 60 parlava di scioglimento o destabilizzazione delle calotte polari, tecniche di impoverimento dell’ozono, ingegnerizzazione dei terremoti, controllo delle onde oceaniche e manipolazione delle onde cerebrali attraverso l'azione sui campi energetici del pianeta.
Il ruolo che rivestiva il prof. Mac Donald era tutt'altro che insignificante: nel 1966 era consigliere del Presidente dgli Stati Uniti Lyndon B. Johnson ed in seguito diverrà membro del consiglio per il controllo tecnologico sugli armamenti.
Nel 2008 sarà il generale Fabio Mini ad affrontare apertamente la questione delle guerre del futuro e dell' obiettivo del controllo ambientale. Lo farà in un articolo pubblicato su LIMES.
Scriveva qualche anno fa il generale Mini “La guerra ambientale, in qualunque forma, è proibita dalle leggi internazionali. Le Nazioni Unite fin dal 1977 hanno approvato la convenzione contro le modifiche ambientali, il che rende ingiustificabile qualsiasi guerra proprio per i suoi effetti sull’ambiente, ma come succede a molte convenzioni, quella del 1977 è stata ignorata ed i militari hanno anzi accelerato la ricerca e l’applicazione delle tecniche di modificazione del tempo e del clima, facendole passare alla clandestinità. Se prima di quella data, l’uso delle devastazioni ambientali era chiaro e se le modifiche ambientali anche gravissime erano codificate e persino elevate al rango di sviluppo strategico o di progresso tecnologico, oggi non si sa più dove si diriga la ricerca e come si orientino le nuove armi”.
Ma cosa hanno a che fare queste autorevoli considerazioni sulla possibilità di usare l'ambiente come arma, col dibattito sull'importanza della lotta al riscaldamento globale che investe l'opinione pubblica da almeno due decenni?
Tutti ci stiamo rendendo conto della grave incidenza degli eventi atmosferici e dei mutamenti climatici, ma è la CO2 il vero responsabile di questi cambiamenti, o le responsabilità di questa situazione vanno ricercate in altri ambiti ?
Ed ancora, la questione del riscaldamento globale non si sta trasformando in un cavallo di Troia per introdurre una militarizzazione forzata dell'ambiente attraverso tecnologie di intervento sull'atmosfera e sull'ambiente?
A seguito di questi eventi atmosferici e climatici infatti, i governi ed esperti infatti stanno spingendo affinchè la lotta ai cambiamenti climatici diventi materia di sicurezza e quindi ambito gestito dai militari.
I passaggi in questa direzione sono già avvenuti e sono in via di perfezionamento. La militarizzazione completa del pianeta con la scusa di dover debellare il più grande pericolo che l’umanità dovrà affrontare, il "Global Warming Antropico", è già in atto.
La pressione sull’opinione pubblica viene attuata con ogni mezzo. Il mondo si muove verso una militarizzazione non solo dello spazio, ma di ogni ambito istaurando un sistema di sorveglianza elettronica globale.
Ecco di cosa si è parlato nella conferenza del 27 ottobre a Firenze: tre autorevoli punti di vista per una presa di coscienza delle mistificazioni sul Global Warming e delle modificazioni globali causate dalla Geoingegneria.
Enzo Pennetta ha esaminato la controversa questione del riscaldamento globale e i suoi risvolti. Il biologo ha evidenziato alcuni “trucchi mediatici”, dietro il fenomeno del “global warming antropico”, rivelando gli interessi che ne sono alla base. Teorie scientifiche controverse, diventano la giustificazione per politiche disumanizzanti e per la militarizzazione di terra e spazio.
Il generale Mini ha parlato di "guerra ambientale": mentre l’opinione pubblica considera le guerre climatiche ancora fantascienza, il Generale le descriveva già anni fa come una realtà oramai concreta. Moderne tecnologie militari sono capaci di trasformare l’ambiente in una vera e propria arma, in vista di un controllo climatico del pianeta.
Antonio Mazzeo, ha affrontato il tema riportando l'esperienza del Comitato NoMUOS, che da anni si batte contro l'installazione del MUOS in Sicilia, a Niscemi, definito l'occhio del Pentagono in Sicilia, il MUOS, un potente sistema di antenne e radar, è ritenuto dagli Stati Uniti un elemento fondamentale del sistema globale per la gestione delle guerre future e il controllo del pianeta. Il terminale terrestre di Niscemi è una delle quattro infrastrutture sparse per il mondo che assicureranno il funzionamento dell'ultima generazione della rete satellitare in UHF (altissima frequenza). Gli altri sono collocati in Virginia, nelle Isole Hawai e in Australia. Ci mancava l'Italia, naturalmente!
Tre punti di vista, tre approfondimenti per aprire insomma un dibattito su un tema cruciale per il nostro presente e futuro.
La conferenza è stata voluta fortemente da un gruppo di cittadini da qualche anno impegnati nella questione. L'intento è aprire una seria discussione su scenari tanto preoccupanti quanto concreti. Gli strumenti della guerra climatica sono in grado di destabilizzare il suolo, le correnti atmosferiche e di conseguenza l'ambiente in cui viviamo, le nostre economie e dunque le nostre vite.
Viviamo un tempo in cui un’autoproclamata èlite di scienziati invoca misure drastiche per fermare i cambiamenti climatici ed i tecnocrati promuovono un pianeta-macchina, da regolare e gestire come in un terribile videogioco….
Video:
L'intervento di Enzo Pennetta “Controllo demografico e riscaldamento globale – Interessi e obiettivi di una teoria controversa.”





L'intervento di Antonio Mazzeo alla conferenza di Firenze del 27 Ottobre 2012




lunedì 29 ottobre 2012

Due ragazzi di Montescudaio in Palestina

Comunicato stampa del 29/10/2012

 
“Mentre il mondo sembra cedere alla paralisi e alla rassegnazione, noi vogliamo cercare nuove strade di pace da percorrere insieme”. Queste le parole di Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace Nazionale, che ha raccolto l’adesione di 212 persone, che dal 27 ottobre al 3 novembre, stanno prendendo parte alla "Missione di pace in Israele e Palestina". Tra loro anche due ragazzi di Montescudaio, Enrico ed Emanuele Fedeli. Quest’ultimo è il delegato del Comune di Montescudaio per il Tavolo per la Pace della val di Cecina. “Sono  molto contento di partecipare”, ci ha dichiarato Emanuele all’ultimo coordinamento del Tavolo tenutosi qualche giorno fa a Cecina, “ho sempre sentito parlare della Palestina e vado per rendermi conto di persona, di come stanno le cose laggiù”. Sarà una settimana intensa, il programma del viaggio è molto complesso, tanti luoghi da visitare in Israele e nei Territori Palestinesi e anche alcuni incontri istituzionali. “Siamo con loro”, dichiarano Michele Bianchi e Graziano Pacini, coordinatori del Tavolo per la Pace, “e li aspettiamo alla prossima Assemblea Generale del Tavolo, il 17 novembre a Pomarance, per ascoltare i loro racconti, le cose che hanno visto, le persone che hanno incontrato, le idee che si sono fatti della drammatica situazione palestinese.

Il coordinatore dell’Alta Val di Cecina: Graziano Pacini cell 320 8461141
Il coordinatore della Bassa Val di Cecina: Michele Bianchi cell. 3402557261

Segreteria Tavolo per la Pace della Val di Cecina
Palazzo Comunale di Castagneto Carducci, via Marconi n. 4
Tel 0565 778261 - Fax 0565 763845 cell. 333 2526023 (Teresa)
 


giovedì 25 ottobre 2012

Commemorazione 90° anniversario della marcia su Roma


 
Il Tavolo per la Pace della Val di Cecina aderisce all'iniziativa antifascista promossa dall'A.N.P.I. Perugia Bonfigli Tomovic

Castagneto Carducci, 25 Ottobre 2012

Il 27 e 28 ottobre a Perugia si commemora il 90° anniversario della marcia su Roma. Si, avete capito bene.
E' una notizia vergognosa, proprio come lo è stata quella della dedica di un sacrario a Graziani, i numerosi episodi di manifestazioni neofasciste, le aggressioni ai licei romani e così via.
C'è un crescendo, che bisogna assolutamente fermare, perché indegno di un paese democratico e antifascista, come sancito dalla nostra Costituzione.
L'ANPI ha avviato da tempo una campagna di mobilitazione e sensibilizzazione su questi temi, ha denunciato all'autorità giudiziaria i responsabili del sacrario a Graziani e non ha mancato di reagire ad ognuno di questi episodi, chiamando anche alle loro responsabilità le autorità dello Stato, le Istituzioni, gli Enti locali.
Questa crescente attivita' di carattere apologetico del fascismo offende i fondamenti della nostra Costituzione e della storia della Resistenza. Attivita' che va fermata non solo applicando le leggi che vietano l'apologia del fascismo ma con una promozione culturale democratica e antifascista a partire dalle scuole''.

  Il Tavolo per la Pace della Val di Cecina aderisce all'iniziativa promossa dall'A.N.P.I. Perugia Bonfigli Tomovic inviando il seguente messaggio:

1922 - 2012: la Marcia su Roma si commemora a Perugia

La cosa non è molto nota, ma la Marcia su Roma, quella che diede il via al Ventennio fascista in Italia, partì da Perugia. (1)
La Marcia su Roma venne frettolosamente organizzata tra il 24 ed il 27 ottobre 1922, affinché Mussolini se ne servisse come mezzo di minaccia e di pressione. Già il 22 ottobre si erano concentrate, a Perugia, oltre 10.000 camicie nere umbre. Da un albergo della città, l’Hotel Brufani, cinque giorni dopo fu diramato dal «Quadrumvirato» (De Vecchi, De Bono, Balbo, Bianchi) il proclama ufficiale che dava avvio alla mobilitazione generale.
Per celebrare un evento da dimenticare, nel Capoluogo umbro - esattamente nello stesso albergo di allora - verrà organizzato il convegno Marciare su Roma. Sabato 27 ottobre ci saranno dunque un omaggio religioso e una escursione guidata sulle tombe degli squadristi perugini seguiti da due giorni di convegno. Il tutto organizzato da un gruppo di associazione dai nomi lugubri come Xa Flottiglia MAS – RSI, Fondazione della RSI, Ordine dell’Aquila Romana, Unione Nazionale Combattenti della RSI, Associazione d’Arma Fiamme Nere.
Nel lungo elenco degli interventi spiccano quelli di Adriano Tilgher e di Paolo Camaiora, intitolati: la Marcia su Roma: elementi di attualità e continuità e sacrari e monumenti ai Martiri della Rivoluzione fascista.
Ma non esisteva una legge contro tutto questo? Le Istituzioni Repubblicane, Prefetto e Questore compresi, non hanno nulla dire?

(1) lettura consigliata: “ La Marcia su Roma: fu atto di coraggio, colossale sbruffonata o mossa d’azzardo? Calcolo o improvvisazione? ” di storico.org in questo sito

lunedì 22 ottobre 2012

Israele estende la sua occupazione nel Mediterraneo



Comunicato stampa
NAVI DA GUERRA ISRAELIANE HANNO ABBORDATO IL VELIERO ESTELLE E ARRESTATO L’EQUIPAGGIO

"Il nuovo atto di pirateria israeliano, commesso la mattina del 20 ottobre, ha riportato l’attenzione sull’assedio illegale, immorale e disumano cui sono sottoposti gli abitanti della Striscia di Gaza.
Il veliero Estelle, che col suo carico di speranza e di aiuti umanitari era diretto a Gaza, è stato arrembato in acque internazionali da navi da guerra israeliane, costretto a cambiare rotta e a dirigersi al porto di Ashdod. Qui i 30 pacifisti che componevano l’equipaggio, compresi alcuni parlamentari e tre cittadini israeliani sono stati posti in stato di detenzione con l’accusa di aver contravvenuto alle normative del governo israeliano le quali, secondo Israele, sono applicabili anche in acque internazionali.
Come scrive Adam Keller da Tel Aviv, portavoce del movimento Gush Shalom, “col suo stupido spettacolo di forza, lo Stato di Israele sta dimostrando a tutto il mondo che vuole estendere la sua occupazione anche nelle acque internazionali del Mediterraneo”.
E’ un israeliano ebreo a dire questo, così com’è un italiano ebreo, Marco Ramazzotti Stockel, l’attivista rilasciato grazie al ricorso del Console italiano, a dire che Israele si comporta come un “bandito internazionale” e che l’Europa non fa nulla per impedirlo.
Mentre nutriamo la speranza che vengano immediatamente rilasciati tutti i pacifisti illegalmente sequestrati, riprendiamo le parole di Marco R. Stockel il quale non ha dubbi sulla giustezza della missione di Estelle e invita tutti ad andare avanti nella battaglia di civiltà per interrompere l’arbitrio israeliano. Un arbitrio tanto più insopportabile considerando il suo accanimento, addirittura ridicolo, contro un piccolo veliero ultranovantenne, colpevole di voler portare a Gaza un carico di umanità, di giocattoli e di solidarietà insieme alla speranza che il mondo si scuota dall’indifferenza e si dichiari contro l’assedio illegale che dura ormai da cinque anni.
Gli occhi dei gazawi che ieri fissavano il mare nella speranza di vedere l’arrivo delle vele, i tanti bambini che nelle scuole avevano imparato “Welcome Estelle” e che sorridevano aspettandola, hanno avuto ancora una volta il sorriso rubato da Israele. Ma abbiamo la certezza che un’altra Estelle riuscirà presto ad approdare, che quei sorrisi presto fioriranno nella libertà che arriverà a Gaza se l’indignazione della società civile saprà scuotere l’ignavia dei governi “amici” di Israele.
Sta a noi continuare. Sta a noi gridare forte contro l'indifferenza dei governi e delle istituzioni supini a tutte le angherie israeliane e ciechi di fronte ai suoi crimini. Per questo parteciperemo e invitiamo tutti a partecipare con noi al presidio indetto dal coordinamento freedom flotilla di fronte a palazzo Chigi martedì 23 ottobre alle ore 17."
 [Associazione Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese, onlus]

 
ESTELLE - ORA TOCCA A NOI - Tutti i presidi
Ed ecco le mobilitazioni già programmate:
LUNEDI 22 OTTOBRE 2012 - Milano - ore 17.30 davanti a Palazzo Marino
MARTEDI 23 OTTOBRE 2012 - Roma - ore 17.00 davanti a Palazzo Chigi
                                                      - Firenze - ore 17.00 in Piazza della Repubblica
TESTIMONIANZA: USATE PISTOLE TASER CONTRO I PACIFISTI di seguito la testimonianza di Marco Ramazzotti Stockel unico italiano a bordo della nave Estelle che viaggiava con il suo carico umanitario verso Gaza e che sabato mattina è stata abbordata dalla marina militare israeliana e sequestrata, usando verso i pacifisti anche le pistole elettriche proibite dagli standards internazionali. ( http://youtu.be/dmLriV174lo )




Armi: F-35, bugie d'alta quota

La Difesa ammette un consistente aumento di costi. Ogni aereo viene oltre 40 milioni di dollari in più rispetto a quanto dichiarato tra febbraio e marzo al Parlamento e ai giornali.

[di Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace su famigliacristiana.it ]
L'aumento è notevole: da 80 a 127,3 milioni di dollari per aereo. Se va bene. Perché in una variante più sofisticata si arriva a 137,1 milioni per velivolo. Mica poco in tempo di spending review. Gli F-35 sono aerei prodotti dal colosso statunitense Lockheed Martin. Chi li costruisce e chi li compra li definisce pudicamente mezzi multiruolo. In realtà sono aerei versatili che possono sia difendere (comportandosi dunque da caccia) che attaccare (alla stregua di veri e propri bombardieri; magari portando anche ordigni nucleari). Soprattutto sono pozzi senza fondo. Costano un occhio della testa. Rete disarmo, Sbilanciamoci, la Tavola della pace (sempre appoggiati in questa battaglia da una parte significativa del mondo cattolico) lo sostengono da tempo, ripresi con puntualità da Famiglia Cristiana. Ora la conferma è ufficiale. L'ammissione dell'impennata della spesa viene direttamente dal generale Claudio Debertolis, segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, che lo ha dichiarato in una lunga intervista al magazine Analisi Difesa.
L'articolo prosegue su:
<<http://www.famigliacristiana.it/volontariato/organizzazioni/articolo/f-35-le-bugie-volano-basso.aspx>> 

[di Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace]