giovedì 18 aprile 2019

Regionalismo differenziato


REGIONALISMO DIFFERENZIATO
Aggressione nascosta all’assetto dello Stato?

di Jeff Hoffman – Coordinatore del Tavolo per la Pace della Val di Cecina
La proposta del Governo di riforma del Regionalismo differenziato è un classico esempio di aggressione nascosta all’assetto dello stato perché tende a dividere il paese ed è l’esatto opposto di quanto invece prevede il federalismo che di solito tende a unire un paese, non a spaccarlo.
Ma il messaggio martellante  trasmesso a reti unificate risale a diverso tempo fa e ripete sempre lo stesso  mantra: La Costituzione deve essere riformata.
La manifestazione mediatica della crisi istituzionale oltre che economica è stato il grilletto che ha sparato i colpi alla Carta Costituzionale che viene delegittimata da almeno un ventennio. Il processo, ci ha spiegato anche il Prof Domenico Gallo, nell’iniziativa promossa dall’ANPI la settimana scorsa a Rosignano è iniziato nel 96 con lo spettro della lega nord e l’invenzione del “popolo  della padania”. In questo caso i ricorso al mito dell’autodeterminazione dei popoli è un grande errore verso tutti i popoli che non ne possono godere e fra i quali, lo possiamo dire, c’è anche il popolo italiano la cui sovranità è stata svenduta tramite patti tuttora segreti o nascosti nel famoso “armadio della vergogna” dove sono ancora custodite le prove dei crimini nazisti in Italia e la volontà di abbuiare tutto e non fare i conti con la Storia.
In seguito, nel 2001, sotto il governo di destra siamo passati alla riforma del titolo quinto.
In un quadro più allargato si potrebbe temere che lo scopo finale di questa guerra alla Costituzione sia quello di tagliar fuori lo Stato dalle competenze dei Principi Fondamentali. Solo che a pensarci meglio i principi fondamentali sono stati calpestati dall’immediato dopo guerra, con il patto di Washington del  1951 per l’assistenza militare da parte degli Stati Uniti  agli altri stati alleati.
Come ne possiamo uscire? Unendo la popolazione che ha votato al referendum contro la riforma renziana della Costituzione sullo stesso medesimo punto: il tradimento sistematico della Costituzione dovuto all’occupazione militare, economica, politica e mediatica degli stati uniti d’America. Puntando al rispetto dell’articolo 11 della costituzione che ripudia la guerra. Non la rifiuta e basta, la ripudia! Puntando al disarmo nucleare immediato di questo paese e firmando il trattato per la proibizione del nucleare ne potremmo venir fuori.
Sarebbe il primo passo vero verso la Liberazione. A proposito del significato del 25 Aprile!

Il Coordinatore del Tavolo per la Pace: Jeff Hoffman

Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI)
Via della Repubblica 15/B
Tel 0565 778276 - Fax 0565 763845 - cell. 3332526023
Blog: http://tavoloperlapace.blogspot.it



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