Nasce a Livorno il Coordinamento dei territori
militarizzati e un Osservatorio nazionale sulla presenza militare usa in Italia
Jeff Hoffman su: www.pressenza.com/it/
La Toscana si
sta attivando su tutti i fronti. A Livorno una vasta rete di soggetti della
società civile si è incontrata in una Assemblea nazionale presso la Villa del
Presidente, promossa il 6 aprile dalla Rete Civica Livornese Contro la Nuova
Normalità della Guerra, dal Tavolo della Pace Val di Cecina e dalla WILPF
Italia.
All’Assemblea
hanno dato un importante contributo i rappresentanti dei movimenti territoriali
antimilitaristi che contrastano la presenza della basi militari e dei porti nucleari: Trieste, Sigonella, Aviano,
Ghedi, Vicenza, Pisa e Livorno. Sono stati impossibilitati a partecipare i
rappresentanti dalla Sardegna e da Napoli.
Obiettivo
dell’Assemblea: creare un Coordinamento
apartitico ed autofinanziato che si avvarrà di un Osservatorio sulla
presenza Usa in Italia. L’ Archivio on line raccoglierà documentazioni e
notizie per monitorare non solo le
attività delle forze armate Usa e le movimentazioni di armi e i lavori nelle
basi e intorno a esse, ma anche le azioni di influenza politica verso le
istituzioni, l'imprenditoria e il mondo politico. Il monitoraggio del neonato
Coordinamento si estende anche ai reati commessi dal personale militare
presente in Italia e alle vicende giudiziarie che a vario titolo abbiano a che
fare con membri delle forze armate statunitensi (vedi strage del Cermis). Non
da ultimo si proporrà di visibilizzare i costi economici della presenza Usa-Nato che ricadono
pesantemente sui nostri bilanci statali: 80 milioni di E al giorno sottratti a
politiche di pace.
Per meglio
approfondire le questioni e diffonderne la conoscenza è in programma la
pubblicazione di un resoconto in forma di LIBRO BIANCO che verrà aggiornato
annualmente.
Livorno, con
il suo porto nucleare e la base militare Usa di Camp Darby, rappresenta un’area
strategica fondamentale per tutte le guerre degli Stati Uniti, in totale
contrasto con la nostra Carta
Costituzionale, e trasforma la Toscana in un corridoio di armamenti, munizioni
e mezzi da guerra.
E’ dal porto
di Livorno che partono tutte le bombe che stanno sterminando il popolo yemenita
per mano dei sauditi, dietro ai quali si cela la regia del Pentagono. Per questo
la Rete civica livornese contro la nuova normalità della guerra e il Tavolo per
la Pace della val di Cecina organizzano mensilmente dei presidi di protesta
concomitanti all’approdo delle navi Usa della Global Logstics nella darsena
livornese. I presidi si svolgono in via Grande a Livorno angolo piazza Grande.
Il prossimo in programma è il 13 aprile alle ore 16.
(A.B.C.D. (Assemblea Beni Comuni Diritti) Firenze/Arci Bassa Val di
Cecina / Associazione
nazionale di amicizia Italia-Cuba Federazione Toscana /Associazione Mestizaje
Cecina/ Associazione EncuentrArte Riparbella/ Azione Civile coord. naz.
/ Ass. ITA-NICA Livorno / Comitato Amici
e Parenti delle Vittime dei Veleni di Guerra Siena/Fermiamo la guerra
Firenze/P.CARC Federazione Toscana /
P.C.I. Federazione Toscana / Medicina Democratica Livorno e provincia / NOGNN
coord. naz./Tavolo per la Pace della Val di Cecina/ WILPF Italia) /Movimento
nonviolento Livorno.
[Jeff Hoffman su: www.pressenza.com/it/]
Nessun commento:
Posta un commento