Il Tavolo per la PACE della Val di Cecina
costituito da
costituito da
Comuni di: Bibbona, Castagneto Carducci, Castellina Marittima, Cecina, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Pomarance, Riparbella, Rosignano Marittimo, Volterra, Santa Luce, Monterotondo Marittimo.
Acli Castelnuovo Val di Cecina, Acli Pomarance, Afs Intercultura, Agesci Montecerboli, Amnesty International Val di Cecina, Anpi Rosignano Solvay, Anpi Volterra, Arci CastelnuovoVal di Cecina, Arci Comitato Territoriale Bassa Val di Cecina, Arci Pomarance, Arci Santa Luce, Arci Uisp Donoratico, Armunia, Artimbanco, Asilo nido nghe Rosignano Solvay, Associazione Artistico culturale "La Torre", Associazione Castello Giovani Serrazzano, Associazione Giusti Consumi Volterra, Associazione La Sinistra per Castagneto, Associazione Mondo Migliore Pomarance, Associazione Mondo Nuovo Volterra, Associazione Alta Maremma Rosignano Solvay, Associazione Culturale Ultima Frontiera Volterra, Associazione Poggi Uniti Castelnuovo Val di Cecina, Associazione Pro Montecatini, Associazione senegalese Donoratico, Associazione Verso Sud Cecina, AttivArci Venturina, Auser Donoratico, Auser Rosignano Solvay, Auser Santa Luce, Avis Santa Luce, Banca del Tempo Castelnuovo Val di Cecina, Banca del Tempo Volterra, C.G.I.L. Volterra, Centro Culturale Ricreativo Pastinese, Centro Culturale Ricreativo Pomaiese, Centro di Solidarietà M. Cruschelli – Donoratico, Circolo ACLI di Canneto, Circolo Anspi Montescudaio, Circolo Culturale "Governare bene" – Donoratico, Circolo didattico Rosignano Marittimo, Circolo Velico Pietrabianca Vada, Cisl Donoratico, Combattenti e reduci, Comitato paesano Santalucese, Comitato parrocchiale Santa Luce, Comitato restauro fonti Castagneto C, Commissione Pari Opportunità Volterra, Comunità Montana Monteverdi, Comitato Parrocchiale Pieve Santa Luce, Comitato Parrocchiale Pomaia, Comitato Parrocchiale Pastina, Cooperativa Ideal Coop Pomarance, Cooperazione Decentrata Val di Cecina, Croce Rossa di Canneto, Croce Rossa Italiana Donoratico, Cupla Donoratico, Direzione Didattica Cecina Mare, Efesto Rosignano Solvay, Emergency Volterra, Filarmonica G. Puccini Pomarance, Filarmonica Mascagni Monteverdi e Canneto, Gruppo Sportivo di Canneto, In viaggio con noi Donoratico, Isis E. Mattei Rosignano Solvay, Isis M. Polo/Cattaneo Cecina, Istituzione Centro Nord Sud, L’Ordigno Vada, Legambiente Donoratico, Liceo E. Fermi Cecina, Misericordia Castagneto Carducci, Misericordia Monteverdi Marittimo, Misericordia Santa Luce, Movimento consumatori Toscana, Orti comunali anziani Donoratico, Parrocchia di Pomarance, Parrocchia San Giovanni Evangelista Riparbella, Piccolo Teatro Montecatinese, Polisportiva comunale Pomaia Santa Luce, Polisportiva Pieve Santa Luce, Polisportiva Val di Sterza, Pubblica Assistenza Humanitas Ponteginori, Pubblica Assistenza Rosignano Solvay, Rete Radié Resch –Venturina, Saharawi e non solo - San Dalmazio, Scuola Elementare Castagneto Carducci, Scuola Elementare e Media Santa Luce, Scuola Elementare Monteverdi, Scuola Fattori Rosignano S, Scuola L. Da Vinci La California, Scuola Materna Santa Luce, Scuola Media Castelnuovo Val di Cecina, Scuola Media Galilei Cecina, Scuola Media Matteotti Donoratico, Sezione Soci Coop Toscana Lazio Donoratico, Sportello Immigrati Pomarance, Storia deportazione lager nazisti, Tavola della Pace della Val D’Era, Teatro Agricolo, Teatro di Nascosto Volterra, Uisp Rosignano Solvay, Università Popolare Rosignano Solvay, Vagamondo Rosignano Solvay ed altri in corso di iscrizione.
Statuto
Denominazione e Sede
Articolo 1
E' istituito, a tempo indeterminato, il Tavolo per la Pace della Val di Cecina per decisione presa presa dai Comuni, dalle associazioni e da singoli cittadini fondatori, nell’Assemblea del 18/06/2003. Il Tavolo per la Pace ha sede presso il Comune di Castagneto Carducci e si può riunire in uno qualunque dei Comuni aderenti; il tavolo operativo può decidere, per ragioni logistiche, lo spostamento della segreteria in altro Comune aderente.
Natura e finalità
Articolo 2
Il Tavolo per la Pace non ha scopi di lucro. Le sue finalità ed i suoi obiettivi sono:1. Stimolare e facilitare la collaborazione tra società civile ed Enti Locali
2. promuovere, sostenere, valorizzare attività e progetti che perseguano l'affermazione ed il radicamento sul territorio di una "Cultura di Pace" attraverso un processo di educazione permanente che permetta a tutta la comunità locale di prendere coscienza e fare propri valori fondamentali, quali: la cooperazione, la solidarietà, la difesa ed il rispetto dei diritti umani, la ricchezza delle diversità, la multiculturalità, il rispetto della legalità, la condivisione, la non-violenza, il rifiuto di ogni guerra come soluzione dei conflitti, e la tutela ambientale e del Pianeta.
3. Promuovere un nuovo e più corretto approccio al rispetto dei diritti umani, non solo civili e politici, ma anche sociali, economici ed ambientali. Valorizzare la sensibilità giovanile per lo sviluppo della cultura della Pace, e la sostenibilità ambientale, promovendo il servizio civile volontario ed Europeo e la giustizia sociale tramite una diversa e più equa redistribuzione delle ricchezze.
4. Promuovere iniziative comuni (conferenze, seminari, tavole rotonde, convegni, mostre, ecc…) di informazione, sensibilizzazione e formazione sulle tematiche della pace e dei diritti creando un ufficio operativo del Tavolo per la Pace che costituisca il punto di riferimento e di coordinamento tra le diverse realtà facenti parte del Tavolo.
Ambiti di intervento
Articolo 3
Gli ambiti di intervento in cui opererà il Tavolo per la Pace sono i seguenti:1. educazione alla Pace, alla valorizzazione delle differenze, e all’abbattimento di ogni barriera, all'accoglienza, alla solidarietà, alla non violenza, alla cooperazione, al senso civico, alla convivenza pacifica, all’impegno contro ogni guerra e alla salvaguardia dell’ambiente.
2. sostegno ai rapporti di cooperazione, solidarietà internazionale e patti di gemellaggio, tramite la collaborazione con quegli organismi già presenti nel territorio.
3. divulgazione della cultura inter e multietnica, per favorire l’integrazione, sensibilizzazione e informazione sui temi dei diritti umani, della finanza etica e del commercio equo e solidale per un nuovo modello di sviluppo e di tutti quegli strumenti ritenuti utili per diffondere una cultura di pace.
Adesioni, partecipazioni e dimissioni
Articolo 4
1. Al Tavolo per la Pace della Val di Cecina possono aderire tutti gli Enti Locali, le
associazioni, le comunità religiose, le scuole e i singoli cittadini che condividono le
finalità di cui all' art. 2.2. Per aderire al Tavolo per la Pace, è necessario farne richiesta scritta, in qualsiasi momento, alla Segreteria. Tutti gli iscritti da almeno 3 mesi hanno diritto di voto.
3. Il contributo al Tavolo per la Pace viene stabilito di anno in anno dal coordinamento dei Sindaci della Bassa e dell’Alta Val di Cecina. I comuni aderenti al Tavolo sono tenuti a versare una quota annua sulla base della popolazione residente nel Comune così come risulta dall’ultimo censimento utile.
Articolo 5
La qualifica di aderente si perde:1. per rinuncia dell'aderente stesso
2. per mancato pagamento della quota prevista dalle decisioni dei coordinamenti dei Sindaci dell’Alta e della Bassa Val di Cecina.
3. per espulsione proposta dal Tavolo operativo e ratificata dall'Assemblea, per gravi motivi quando un aderente abbia adottato iniziative contrastanti con i fini istituzionali del Tavolo per la Pace.
Articolo 6
Sono organi del Tavolo per la Pace:1. l'Assemblea Generale
2. 2 Coordinatori (uno per la bassa e uno per l’alta Val di Cecina)
3. Il Tavolo Operativo
Articolo 7
L'Assemblea è il massimo organo di indirizzo del Tavolo per la Pace ed è pubblica.
All'Assemblea spetta:1. approvare il documento programmatico annuale e gli orientamenti generali.
2. eleggere i due Coordinatori che restano in carica tre anni
3. eleggere i membri non istituzionali del Tavolo Operativo.
Essa si riunisce almeno una volta l'anno ed ogni qual volta i Coordinatori lo ritengano opportuno o ne facciano richiesta un terzo dei membri del Tavolo Operativo o dell’Assemblea stessa. L'Assemblea è presieduta dai Coordinatori o in subordine, da un membro del Tavolo Operativo da essi indicato.
Articolo 8
1. Il Tavolo Operativo è composto da due coordinatori, dai Sindaci o loro delegati e da
un numero pari di delegati dall’Assemblea. I delegati dall’Assemblea dopo assenze
ingiustificate prolungate non motivate, vengono segnalati per la loro sostituzione.2. Il Tavolo Operativo resta in carica tre anni e le sue decisioni hanno valore se prese a maggioranza semplice dei presenti, comunque mai inferiori a dieci.
3. Il Tavolo Operativo propone annualmente all’Assemblea Generale il documento programmatico che verrà successivamente sottoposto all’approvazione dei consigli comunali.
4. Il Tavolo Operativo può istituire, anche su proposta dell’Assemblea, gruppi di lavoro per aree di intervento relative a temi inerenti alle finalità del Tavolo Pace
5. Il Tavolo Operativo elegge, a maggioranza semplice, tra i suoi membri il segretario verbalizzante e ogni altro incarico interno.
Articolo 9
1. La segreteria del Tavolo per la Pace costituisce il punto di riferimento e di
coordinamento tra le diverse realtà facenti parte del Tavolo e svolge i compiti relativi
alla convocazione dell’Assemblea, alla stesura dei verbali e alla tenuta della
documentazione del Tavolo per la Pace e degli archivi.
Articolo 10
1. I coordinatori convocano e presiedono le riunioni del Tavolo Operativo e
dell’Assemblea.2. Dirigono la struttura operativa del Tavolo per la Pace avvalendosi della collaborazione degli aderenti e di esperti del cui operato sono responsabili verso il Tavolo Operativo e l’Assemblea.
3. In caso di dimissioni, vengono sostituiti dal Tavolo Operativo fino all’Assemblea successiva.
Articolo 11
Le modifiche al presente Statuto potranno essere decise dai due terzi degli aventi diritto
di voto. Dette modifiche potranno essere presentate esclusivamente in un'assemblea che
abbia all'ordine del giorno tale tema.
Entro 4 mesi dall’adozione del presente Statuto il Tavolo Operativo elabora un
regolamento interno dove stabilisce metodi di votazione, di finanziamento del Tavolo,
modi di elezione delle cariche interne e tutto ciò sia ritenuto utile per il funzionamento
del Tavolo, purché non in contraddizione con quanto stabilito.
Assemblea Generale del Tavolo per la Pace della val di Cecina
Riparbella 23 novembre 2019
Documento programmatico
Premessa
Il Tavolo per la Pace della Val di Cecina, nato 19 anni
fa continua a rappresentare un’esperienza unica di partecipazione,
elaborazione, approfondimento, condivisione delle conoscenze e delle
informazioni possedute dai tanti cittadini, istituzioni, associazioni, scuole e
comunità religiose.
A partire dal Convegno di San Guido del 7 ottobre 2000 “Pace…. attenzione lavori in corso!” con
cui si è dato origine a questo esperimento ancora oggi più che mai riteniamo che
questa esperienza debba continuare perché semmai ce ne fosse bisogno, vogliamo
sottolineare i numerosi passi indietro che la nostra società ha fatto. Ciascuno
fa la propria analisi del perché ci troviamo oggi di fronte ad una società
sempre più povera (anche di valori) e violenta e sempre più ampio è il divario
tra gli amministrati e gli amministratori. Il Tavolo nasce infatti come
esperienza di vera democrazia partecipativa, dove attraverso le riunioni di
coordinamento si sperimenta quella sana contaminazione tra la cosiddetta
società civile e le istituzioni locali.
La sfida era (e riteniamo debba essere ancora), quella di
dare pari dignità alle politiche di pace rispetto alle altre politiche per le
quali sono allocate le risorse nei bilanci comunali. La pari dignità si
raggiunge anche mettendo a disposizione risorse umane, quindi supporto
amministrativo e delegato/a che operino in piena fiducia e sinergia con gli
indirizzi generali di ciascuna amministrazione comunale.
Il Tavolo per la Pace è un coordinamento che si basa sullo Statuto
approvato nei consigli comunali, non ha una propria soggettività giuridica e
non è prevista l’adesione delle formazioni partitiche. Non essendo un soggetto
giuridico e non potendo, quindi, essere capofila di eventuali progetti,
vogliamo sottolineare lo sforzo enorme che facciamo per portare le nostre
tematiche agli occhi e agli orecchi degli studenti e degli insegnanti, nostri interlocutori
privilegiati. Purtroppo ci precludiamo
un mare di possibilità ma riteniamo ugualmente che i soggetti privilegiati per il loro ruolo permanente nella società,
rimangono i giovani e le scuole. Anche
nel passato il Tavolo, grazie ad alcuni insegnanti fortemente interessati ai
nostri temi, ha potuto operare in tante scuole del territorio portando progetti
sulla legalità, sull’informazione diretta di nostri rappresentanti in missione
nei teatri di guerra, abbiamo realizzato alcuni “giardini della Pace” piantando
i caki, i cui semi provengono direttamente dall’ultimo albero sopravvissuto al
bombardamento di Nagasaki e Hiroshima, abbiamo stimolato confronti e dato una
diversa informazione sulla vera natura dell’Alleanza Atlantica, che dopo 70
anni, forse, dovremmo chiederci se serve ancora e soprattutto a cosa serve e a
chi serve.
L’occasione di questa assemblea è utile per riposizionare
e riconfermare alcuni temi focali su cui l’attività del Tavolo dovrà
incentrarsi nel prossimo periodo senza naturalmente precludere la possibilità
di lavorare sulle emergenze che dovessero, di volta in volta, presentarsi alla
nostra attenzione.
Temi e priorità
1 - Nuovo equilibrio mondiale
Il Novecento aveva
lasciato in eredità al mondo una sorta di sistema che prevedeva norme superiori a cui i governi dovevano adeguarsi. Chi
non faceva parte di questo ordinamento o non voleva accettarlo, era
immediatamente escluso dal consesso internazionale oppure diventava oggetti di
“punizioni” da parte delle altre potenze, soprattutto dell’Occidente. Ma
si dava quantomeno l’apparenza che il mondo agisse in base a regole
internazionali.
Ma oggi l’ordine
internazionale è profondamente scosso. Il
diritto internazionale è diventato un
ordinamento privo di qualsiasi legittimazione politica che si fonda su approcci
diretti. Come se la diplomazia e gli apparati burocratici fossero diventati nel
tempo obsoleti o inutili. Non c’è più una struttura su cui adeguare le
proprie politiche. Tutto è rimesso alla volontà di un leader, volontà basata
sull’interesse nazionale e sull’interazione diretta fra leader che molto spesso
sono privi di solide basi politiche e diplomatiche e la nuova Guerra Fredda tra
Russia e Stati Uniti deriva in buona sostanza da queste logiche.
Pertanto si ritiene prioritario il potenziamento del
ruolo dell’ONU per la pace nel mondo attraverso la mediazione dei conflitti
internazionali ed il superamento di qualunque diritto di VETO nel Consiglio di
Sicurezza delle N.U. e dell’U.E.
Tali obiettivi si raggiungono
stimolando il dibattito su questi temi, accendendo l’interruttore su accordi
che puntano a ridefinire la geopolitica economica mondiale. Accordi economici e
commerciali quali il TTIP (Europa –USA), CETA (Europa –Canada) NAFTA (tra Stati Uniti e Messico) ed altri, appaiono ostacoli al bene comune e alla responsabilità
sociale delle aziende non rispettando i diritti dei cittadini e dei lavoratori e segnando irrimediabilmente la riduzione della sovranità
economica degli Stati.
2 –
Informazione alternativa con “uno sguardo diverso sul mondo”
La percezione della realtà e della scena
politica dipende in gran parte dalla qualità di informazioni che entrano nelle
nostre case e nelle nostre menti. Ci siamo scandalizzati e abbiamo parteggiato
contro Milosevic e Gheddafi e Saddam Hussein a causa di quello che ci diceva la
stampa e l’intellighenzia, in seguito abbiamo scoperto che era tutto falso.
Julian Assange ha permesso a tutti noi di conoscere la verità. Per questo
adesso viene torturato in una prigione nel cuore dell’Europa. Quell’Europa che
spesso giudica altri paesi proprio sul piano dei diritti umani. Adesso si
rischia di solidarizzare con gli aggressori invece che con gli aggrediti, in
medio oriente e in tutto il sud del mondo. Si arriva a sostenere colpi di stato
piuttosto che azioni civili di pace e di mediazione. In questo quadro, il ruolo
essenziale del Tavolo sarà quello di offrire diverse letture rispetto
all’informazione tradizionale, spesso asservita ad interessi economici o
geopolitici. La modalità sarà quella di promuovere e/o proporre confronti
pubblici con esperti indipendenti e riferimenti diretti rispetto alla fonte
reale dei fatti e delle notizie, incontri di formazione/focus su aree precise
del globo, proiezioni di documentari ed iniziative culturali. Lo scopo è quello
di rendere un servizio di verità oggettiva sui fatti alle associazioni,
amministrazioni e comunità di cittadini con particolare riferimento ai giovani
e alle scuole.
L’auspicio è che il Tirreno e la Nazione
accettino di dedicare una rubrica fissa sulle loro testate locali, settimanale
o quindicinale, in collaborazione con il Tavolo. Lo stesso vale per
Telegranducato e Rai Toscana.
3- Difesa e Attuazione della Costituzione italiana
Riteniamo necessario ribadire come i suoi valori, sempre
più attuali ed universali, vadano difesi e soprattutto attuati, partendo dal
ripudio della guerra come sancito dall' art.11
più volte violato ed dal suo carattere antifascista, di accoglienza,
uguaglianza e solidarietà.
4- Disarmo, conflitti
e migrazioni
I
conflitti si sono moltiplicati e sempre più numerose sono le vittime civili ed
i profughi. La guerra globale al terrorismo ha modificato i già fragili
equilibri geopolitici e i paradigmi economici dove la corsa al riarmo ha assunto
dimensioni spaventose. Il nostro Paese e la regione Toscana si sono trovati
all’interno di un gioco di comandi geografici di combattimento. La Sicilia e la
Toscana giocano un ruolo chiave per la presenza del MUOS (Mobile User Objective System ovvero un sistema
di comunicazioni satellitari militari ad alta frequenza e a banda stretta,
gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.) e
di Camp Darby fra Livorno e Pisa (Il più
grande deposito
d'armi statunitense al
di fuori degli
Stati Uniti), nonché del porto nucleare di Livorno. Siamo alla
congiuntura della più grave crisi della storia anche a causa degli armamenti
nucleari e della corsa al riarmo dopo il ritiro degli USA dal trattato INF (Intermediate-range nuclear
forces, il 2 agosto
scorso, firmato
nel 1987 e che mette(va) al bando i missili terra-terra) che riporterà i cosiddetti
“missili di Comiso” in Italia nel 2020, cioè le nuove bombe atomiche B61/12. Ci
sono armi nucleari schierate in paesi non nucleari, e paesi non nucleari come
la Germania che producono missili nucleari insieme alla Francia. Il sistema
economico di guerra e di dominio sta impoverendo ancora di più il sud del mondo
e tutta la classe media occidentale.
Le
leggi internazionali e nazionali che impediscono la vendita di armi vengono
regolarmente aggirate da numerosi paesi europei, mentre invece la prima azione
per disarmare il terrorismo è quella di smettere di vendergli le armi. Perché i
valori fondanti della Carta Costituzionale (che rifiuta la guerra) sono stati
archiviati definitivamente? Quando si è dichiarato che l’apparato della difesa
è una parte importante del pil Italia, modificando anche il Libro Bianco della
difesa? L’amministrazione Obama ha investito 1000 miliardi di dollari nel piano
nucleare, Trump ha aumentato l’investimento di 200 miliardi. India e Pakistan
sono entrambi paesi nucleari in conflitto fra loro. Israele si è dotato di armi
nucleari ed è a tutti gli effetti un paese nucleare.
Come
si può inserire allora l’opera del Tavolo per la Pace della val di Cecina in
questo scacchiere internazionale?
Partendo dal rispetto del Trattato di “non proliferazione nucleare” del 1968 che l’Italia firmò il 2 maggio1975, impegnandosi a non ospitare sul proprio territorio bombe atomiche e affermando, (testuali parole) che “tale trattato costituisce una pietra miliare sulla via del disarmo, della distensione internazionale e della pace e rappresenta un contributo fondamentale per l’instaurazione di una nuova società internazionale basata sulla sicurezza dei popoli e sul progresso della umanità”
Siamo
convinti poi, che l’Italia debba firmare il NUOVO trattato per la messa al bando delle armi nucleari, che è
il primo trattato internazionale legalmente vincolante per la completa
proibizione delle armi nucleari, rendendole illegali, in un percorso verso la
loro completa eliminazione. Questo secondo Trattato è stato adottato dalla Conferenza
delle Nazioni Unite il 7 luglio 2017 ed entrerà in vigore 90 giorni dopo la
ratifica di almeno 50 stati. Ad oggi è stato firmato da 28 Paesi. L’Italia
latita.
L’occidente
opulento deve domandarsi come sia possibile intervenire senza aggiungere guerra
a guerra, violenza ad altra violenza perché nel vortice della risposta armata
l’unica conclusione possibile è l’annientamento di una o di entrambe le parti.
Il Tavolo per la Pace dovrà quindi essere accanto alle amministrazioni nel
realizzare concrete esperienze di accoglienza e solidarietà per quei popoli che
scappando da conflitti inumani, trovano porte sbarrate altrettanto
inumanamente.
In
questo quadro e per tutti questi motivi il Tavolo per la Pace continua a
promuovere e ad appoggiare iniziative tese a imporre limiti ai produttori e
venditori italiani per il commercio e la vendita delle armi, rispettando la
Legge 185/1990 e a chiedere di non promuovere mai, sia a livello nazionale che
locale, eventi tesi a esaltare la cultura bellica, perché abbiamo in mente un
altro modello di società basato sull’art.11 della nostra Costituzione e su
altri principi: il lavoro per tutti e la giustizia sociale (che di per sé
basterebbero ad eliminare almeno i conflitti sociali interni), la libertà, la
salute, la cultura e l’educazione (che garantirebbero all’Italia il posto che
le spetta storicamente nel mondo).
5- Tematiche Etico-Ambientali
L’8 aprile 1992 una ragazzina di 12 anni, Severn Cullis-Suzuki,
zittì il Mondo per 6 minuti allorché sostenne un discorso rivolgendosi
direttamente alle Nazioni Unite, sull’acceso problema del degrado
ambientale. Il suo accorato appello rimase inascoltato fino ad
oggi quando l’ONU ha visto di nuovo un’altra ragazzina Greta Thunberg che ha
infiammato gli animi di tanti adolescenti, molti dei quali si sono avvicinati
alle tematiche ambientali per la prima volta. Siamo convinti che il punto di
non ritorno per questo nostro pianeta sia stato superato e la nostra analisi si
concentra, anche se, molto superficialmente, sul fatto che la battaglia contro
l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico non può che passare dalla
battaglia contro questo feroce capitalismo di multinazionali e grandi imprese
che sono quelle che inquinano di più. “Chi inquina paga” è uno slogan che oggi
va molto di moda ma non basta che paghi occorre una educazione ambientale a
tutti i livelli e soprattutto occorrono leggi internazionali coercitive.
La risoluzione dei problemi ambientali sempre più devono
passare dalla lente critica di cittadini attenti all’ambiente e contrari allo
sfruttamento di risorse esauribili come l’acqua, l’aria, il terreno, il
sottosuolo.
Il Tavolo per la Pace della val di Cecina, con i mezzi e
le risorse che ha a disposizione, intende proseguire l’impegno attivo per la
promozione ed il raggiungimento di alcuni obiettivi strategici, tra i quali:
A) Acqua Pubblica, Beni Comuni e Nucleare (anche e
soprattutto militare): dare piena attuazione agli esiti referendari del
13/6/2011;
B) Rifiuti “zero” ed Ecomafie: tendere al superamento
delle discariche e dell’incenerimento con riduzione di produzione dei rifiuti
ed aumento del riutilizzo, combattendo gli interessi illeciti che vi
prolificano intorno e che sono uno dei motivi per cui in Italia non si attuano
certe scelte che stanno caratterizzando altri paesi con particolare riferimento
a quelli scandinavi.
C) Incremento del Risparmio Energetico e delle Energie
Rinnovabili (tra cui la Geotermia), in alternativa al Nucleare ed ai
combustibili fossili in esaurimento;
D) Potenziare la promozione culturale di indirizzi quali
“consumo critico”, “commercio equo e solidale” e “Banca Etica”.
6- Diritti Umani e Civili
Continuiamo a credere che il compito principale del Tavolo
sia quello di mantenere “uno sguardo diverso sul mondo”. Per farlo riteniamo
necessario continuare a lavorare per la cancellazione di tutte quelle storture
normative presenti nel nostro ordinamento che allontanano le persone creando
quella distanza in cui nasce l’odio e la violenza. A tal fine riteniamo
necessario continuare a lavorare per:
a)
Riforma della normativa sul diritto di asilo, superando
tutte le normative in essere che contrastano con la Costituzione Italiana e gli
standards internazionali.
b)
Riforma della legge sulla cittadinanza italiana con
estensione dei diritti a vantaggio dei nati e residenti in Italia.
c)
Promozione del superamento degli stereotipi di genere per addivenire ad una
pari opportunità dei diritti sociali e farsi promotori di richieste alle
istituzioni competenti per il rifinanziamento delle “Case delle donne” che sono
le uniche vere “oasi” per chi scappa da situazioni familiari pericolose.
d)
Promozione
e tutela della Salute Pubblica come diritto fondamentale.
Il tema dell’accoglienza
e del confronto con il “diverso”, inteso come straniero e non solo, sono
oggi tematiche che richiamano tutti ad una presa di posizione. Distogliere lo
sguardo, appoggiare forze politiche che minimizzano il problema o lo
allontanano dall’interesse mediatico, non elimina il fenomeno delle migrazioni.
In una società dove purtroppo e in modo sempre più preoccupante prevale un pensiero
semplicistico che si alimenta di banali contrapposizioni “noi” e “loro” “gli
italiani” e “gli altri” il Tavolo per la Pace della Val di Cecina vuole essere
un contesto di confronto e discussione. Siamo convinti infatti che sia compito
delle istituzioni, delle associazioni e di tutti coloro che vorranno sostenere
questi principi, creare costantemente e tenacemente occasioni di riflessione,
aperte a tutta la cittadinanza, per fare informazione e tentare di superare i
luoghi comuni.
7 – Legalità: Riutilizzo
a scopo sociale dei Beni confiscati alla criminalità organizzata.
Una recrudescenza fino a qualche anno fa
inimmaginabile sta attraversando la nostra società e assistiamo sempre più
sgomenti per esempio ad incendi delle auto
per intimidazione oppure ad atti di vandalismo sulla targa di Peppino Impastato a Palermo, fatti che ci inducono a continuare in modo serrato
un lavoro di memoria e cultura nella nostra società e a supportare quelle
amministrazioni che, come la Regione Sicilia ha recentemente riconosciuto il
valore storico di quel casolare dove fu ucciso Peppino Impastato e che ha
quindi previsto l’esproprio
confiscandolo come bene di pubblica utilità.
il Tavolo per la Pace intende portare avanti,
soprattutto nelle scuole, l’impegno già ampiamente sperimentato con testimonianze
istituzionali e vittime di mafia riconoscendo l’alta valenza dell’idea
originaria di Pio La Torre con la L. 13 settembre 1982 n. 646.
In tal senso intendiamo proseguire e sviluppare la collaborazione con
Associazioni quali Libera, Avviso Pubblico, Arci, Casa Memoria Impastato ed
altre che vorranno collaborare in futuro, anche per sostenere l’obiettivo di un
riutilizzo socio-culturale dei beni confiscati, evitando lunghi periodi di
inutilizzo o le paventate vendite all’asta dove possono rientrare in campo i
mafiosi, magari tramite loro prestanomi.
Segreteria Tavolo per
la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI) Via della Repubblica 15/A piano 1°
Comune di Castagneto Carducci (LI) Via della Repubblica 15/A piano 1°
Tel 0565 778276 -
cell. 3332526023
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