Da
Firenze LA RINASCITA del movimento pacifista di massa: Ouverture
8/4/2019 Jeff Hoffman su "pressenza.com"
L’Italia è più fedele alla nato che all’ONU e finchè ci sarà la nato non
esisterà nessun Europa!
Ecco due prime pillole dall’intensissima conferenza internazionale di
Firenze sul bilancio storico dei 70 anni di nato che si è svolta il 7 aprile a
Firenze al Teatro Cinema Odeon: “Uscire
dal sistema guerra, ora!
Sembrano riflessioni piuttosto forti quelle suggerite da Franco Dinelli
di Pax Cristi.
Michel Chossudovsky, invece, ci ha spiegato in tono molto pacato che gli
interventi militari sono associati ad atti concomitanti di sabotaggio economico
e manipolazione finanziaria. L’obiettivo finale, dice il direttore del Global
Research centre del Canada, è la conquista sia delle risorse umane e naturali
che delle istituzioni politiche. Il progetto egemonico degli states è di
trasformare i paesi sovrani in territori aperti.
L’attacco prima mediatico e poi con le bombe sulla popolazione
dell’ex Yugoslavia corrisponde al
millimetro alle affermazioni dell’economista e analista politico. E vale anche
per la Libia, mentre adesso è il Venezuela ed il suo presidente ad essere nel
mirino del sistema nucleare-criminale atlantico neoliberista.
Il problema di fondo è il falso storico della liberazione. L’Italia non
è mai stata liberata: è stata occupata
militarmente come il resto dell’Europa occidentale e conseguentemente quella
orientale.
E “che dire della mancata sovranità alimentare del popolo africano?”, si
chiede il prof Franco Cardini nel suo applauditissimo intervento durante la
tavola rotonda sulla cultura di pace. Il problema secondo lo storico è che la
guerra è radicata nelle nostre radici culturali, da Mosè e Aronne a Troia, e
che la Pace va conquistata.
La giornata è iniziata con la proiezione di un video a cura del
coordinamento nazionale no guerra no nato
che ha ricostruito la storia del patto atlantico, che tutti i presenti,
compreso il generale Mini, hanno definito una non alleanza in quanto esiste
un'unica struttura di comando in mano agli stati uniti. Nella conclusione della
conferenza, dopo gli interventi del pubblico, è stata letta e tradotta
oralmente la “Dichiarazione di Firenze”, che è stata scritta in inglese perché
diretta non solo all’Italia ma anche a tutta l’Europa e che pubblichemo quanto
prima sul nostro blog e sui social.
Chossudovsky e l’intero gruppo organizzatore della giornata ritiene che
Firenze, sia per la sua storia sia per aver dato i natali a Don Milani, a
Ernesto Balducci e Alberto L’Abate, come ha sottolineato fortemente Alex
Zanotelli, potrebbe e dovrebbe essere la Città da cui riparte un movimento
pacifista mondiale che, ci suggerisce Chossudovsky, non potrà essere collegato
a nessuno schieramento politico e dovrà essere un movimento di protesta di
massa capace di autofinanziarsi e di restare indipendente per non perdere la
propria autonomia politica e
intellettuale. In particolar modo, sottolinea ancora Chossudovsky, non
dovrà chiedere finanziamenti come hanno fatto altre reti di protesta a wall
street, a Rockfeller o a chiunque altro di lorsignori. Il movimento di massa
dovrebbe integrare le manifestazioni contro il sistema guerra con una campagna
contro le varie riforme economiche neoliberali. E’ ovvio che il capitalismo e
il sistema neoliberista sta riducendo alla povertà i popoli europei ed il resto
del mondo. Secondo l’agenda neoliberista guerra e globalizzazione vanno di pari
passo.
Gli obiettivi dell’Associazione “Per un mondo senza guerre” del Global
Research Centre e della rete di co-organizzatori sono:
-il ritiro dei 29 paesi membri dalla nato, che porterebbe all’abolizione
della stessa
-la chiusura delle basi e installazioni militari usa di ogni stato
membro nella nato
-il ritiro di tutto il personale statunitense dei paesi membri della
nato
-il rifiuto dei paesi membri di pagare il finanziamento delle basi usa
-il congelamento dei budget militari e il ricollocamento a programmi
sociali civili delle risorse
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