lunedì 7 gennaio 2013

Prove di apartheid


Prove di apartheid a Trapani: Un bus solo per immigrati

Leggendo questa notizia torna in mente la celebre canzone di Celentano il mondo in MI settima:
Prendo il giornale e leggo che …
sulla terra sempre c'è una guerra…
si rapina il lunedì, ci si ammazza gli altri dì,
guarda un pò che società! Ipocrisia, qua e là…

Noo ragazzi, ma non rattristatevi così,
i giornali qualche volta esagerano sempre un pò.
E poi se andiamo a vedere questo giornale chissà di quanti anni è...
Anzi, adesso voglio propio vedere la data….
E' di oggi!.
Si è di oggi e Trapani è in Italia !
Ohibò, perché mai questa sorta di ghettizzazione etnica, che ricorda tristemente gli anni bui del razzismo in Sudafrica o negli Stati Uniti?
Alla base di questa intuizione raggelante, arrivata al termine di un confronto con i vertici dell'Atm, l'azienda trasporti di Trapani, ci sarebbero le numerose lamentele dei residenti che, spiega il consigliere comunale Andrea Vassallo, riferiscono di comportamenti poco civili adottati dagli immigrati che spesso creano ed alimentano all'interno del bus un clima di tensione tale da lasciar presagire, prima o poi, il verificarsi di episodi spiacevoli.
Insomma, si tratterebbe, senza mezzi termini, di un vero e proprio apartheid in salsa sicula.
Nocciolo della questione è un bus pubblico di linea che collega la città siciliana con il C.A.R.A. (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) posto a 6 km. a Salina Grande.
Per il consigliere Opportuno sarebbe, valutare l'ipotesi di istituire un servizio di trasporto esclusivamente dedicato ad essi, da sottoporre a controllo da parte della polizia, al fine di scongiurare i pericoli di ordine pubblico che potrebbero malauguratamente ingenerarsi.
La logica del consigliere non fa una piega: dopo tutto anche agli ebrei, poco meno di un secolo fa, fu proibito di prendere il tram…. e poi, trattandosi di ordine e sicurezza pubblica, perché non chiedere anche il certificato del casellario giudiziario a chi sale? Sarebbe più prudente che i pregiudicati andassero a piedi o prevedere un autobus ad hoc anche per loro? …. E gli omosessuali?... E…
insieme alla canzone di Celentano, signor consigliere comunale della 6° commissione consiliare, a noi torna in mente, soprattutto, l'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana, alla quale anche Lei ha giurato fedeltà: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese", articolo che dal 1° Gennaio 1948 non è mai cambiato !

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