E’ la Cambogia il 70° stato a firmare il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari
Il 9 di gennaio la Cambogia è stata il primo
paese a firmare quest’anno il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, il
settantesimo in assoluto. Il trattato entrerà in vigore quando sarà firmato e
ratificato da almeno 50 stati. Le ratifiche sono per ora ferme a 19.
Tutti i dettagli sulla situazione
sono continuamente aggiornati sul sito di ICAN
Con un messaggio fatto circolare
da Tim Wright la Campagna
internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN) ha accolto con gioia
la firma da parte della Cambogia.
Tutte le nazioni del sud-est
asiatico, ad eccezione di Singapore, sono ora firmatarie del trattato. La Thailandia e il Vietnam
hanno inoltre già ratificato il trattato, mentre altri paesi della
regione dovrebbero ratificarlo quest’anno. Durante i negoziati del
trattato, la Cambogia
aveva espresso profonda preoccupazione per le grandi “conseguenze umanitarie
derivanti dall’uso di armi nucleari” e ha dichiarato che l’eliminazione è
“l’unica garanzia contro l’uso o la minaccia di uso di armi nucleari”.
Un po’ di storia:
Il trattato per la proibizione
delle armi nucleari / trattato per la proscrizione delle armi nucleari
o trattato per la messa al bando delle armi nucleari, è il primo
trattato internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle
armi nucleari, rendendole illegali, in un percorso verso la loro completa
eliminazione.
È stato adottato da una conferenza delle Nazioni Unite il 7
luglio 2017, aperto alla firma a New York il 20 settembre 2017, ed entrerà
in vigore 90 giorni dopo la ratifica di almeno 50 stati.
Secondo le istruzioni dell'
Assemblea generale delle Nazioni Unite adottate nel dicembre 2016, i negoziati
per il trattato sono iniziati presso le Nazioni Unite a New York nel marzo 2017
e sono proseguiti dal 15 giugno al 7 luglio 2017.
I paesi che hanno partecipato
accreditati sono 129, 7 le organizzazioni internazionali tra le quali l'Unione
europea e la Croce Rossa
Internazionale, numerose le organizzazioni non governative (tra cui la International Campaign
to Abolish Nuclear Weapons).
Dei 195 Stati potenziali
partecipanti (193 membri dell'ONU, più lo Stato Vaticano e la Palestina), 66 non hanno
partecipato formalmente ai negoziati.
Tra questi si distinguono tutti
gli stati con armi nucleari (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina,
Israele, India, Pakistan e Corea del Nord) e gli stati parte di alleanze
militari che includono la deterrenza nucleare quali gli Stati della NATO (a
eccezione dei Paesi Bassi), la
Corea del Sud, il Giappone, l'Australia.
Alla votazione sul testo finale
del trattato, il 7 luglio 2017, hanno partecipato 124 paesi, con 122 voti a
favore, un voto di astensione (Singapore) e un voto contrario (Paesi Bassi).
In Italia il dibattito politico a
seguito dell'approvazione del trattato si è svolto al Senato, il 18 luglio
2017, e alla Camera, il 24 luglio 2017.
In base all'articolo 13, il
trattato è stato aperto alla firma di tutti gli stati presso il quartier
generale delle Nazioni Unite a New York il 20 settembre 2017. Tra il 20 e il 22
settembre è stato firmato da 53 stati, tre dei quali (Guyana, Santa Sede
e Thailandia)
l'hanno anche immediatamente ratificato.
In base all'articolo 15, il
Trattato entrerà in vigore 90 giorni dopo il deposito del cinquantesimo
strumento di ratifica.
Si arriva così oggi al 70° Stato
firmatario: la Cambogia;
ma non basta !
Speriamo di riuscire presto a
vedere l’entrata in vigore del Trattato: finora sono solo 19 i paesi che lo
hanno ratificato ma, come già detto per diventare vincolante ne occorrono 50,
che è un numero molto alto per un trattato internazionale.
Raggiunto quel numero nessuno
potrà obiettare: perché le armi nucleari saranno ufficialmente illegittime!
Finalmente potremo mettere la parola fine alle armi nucleari!
Nessun commento:
Posta un commento