Bombardamenti
a Gaza….
… come recitava una
famosa canzone di tanti anni fa “prendo
il giornale e leggo che…” toh, un bombardamento nella striscia di Gaza…
Già di suo definire
“striscia” il territorio dove vive legittimamente un popolo, ha “qualcosa di strano” (umiliante direi) e
poi, in realtà nessun giornale stamattina ha scritto di bombardamenti nella
striscia di Gaza… ma la notizia c’è.
Si, figuriamoci, gli
israeliani bombarderebbero ancora i Palestinesi… e poi…., mah chissà a quando
risale questa notizia…. è di oggi
!
Già, nessun giornale
ne parla, i “media” in questo periodo si occupano della Legge finanziaria, del
movimento “Si TAV” (ohibò), di immigrati clandestini e di quant’altro possa
fare “audience”…
Ma nella striscia di
Gaza e per la gente che ci vive è stata una notte molto lunga dopo che, qualche
ora fa, un blitz delle forze armate israeliane a Khan Yunis ha portato
all’uccisione di 6 palestinesi (2 erano leader delle “Brigate al-Qassam”, il
braccio armato di Hamas). L’unità israeliana, inseguita dalle fazioni
palestinesi, sarebbe riuscita a darsi alla fuga grazie ai pesanti bombardamenti
nell’area da parte dell’aviazione di Tel Aviv. In conseguenza delle notizie che
giungono dalla Striscia, il premier israeliano Netanyahu ha accorciato la visita
a Parigi ed è già di ritorno in Israele.
In questo momento
almeno 30 razzi sono stati lanciati dalla Striscia in territorio israeliano in
risposta all’aggressione israeliana. Se Israele voleva trovare un pretesto per
avviare un’offensiva più ampia nel piccolo lembo di terra palestinese assediato
da Tel Aviv da 11 anni – da tempo lo promette il ministro alla difesa istigato
anche dalle critiche di “debolezza” rivoltegli dal ministro dell’educazione –
con l’operazione militare sotto copertura di stasera ha fatto un passo molto
pericoloso in avanti.
AGGIORNAMENTO: Le
vittime palestinesi sono 7. Esercito israeliano conferma che un militare
israeliano è stato ucciso e un altro è stato ferito.
La notizia scorre solo
sui “social media”, letta solo da chi in mezzo a tanti uomini conserva ancora
un briciolo di umanità da preoccuparsi per i suoi simili che soffrono e
soccombono…
E poi c’è Annet
Henneman, che già stamattina ha pubblicato sul suo profilo Facebook il dialogo
intercorso con Mahmoud…
Lei che in 20 anni di “Teatro Reportage ci ha già raccontato di viaggi e delle
vite di coloro che vivono l’occupazione, l’oppressione, la guerra,
attraversando aree di conflitto in Medio oriente: Iraq, Iran, Kurdistan, Siria,
Egitto, Palestina, avendo vissuto per lunghi periodi con le persone di queste
aree martoriate….
ve lo propongo integralmente:
Mahmoud che mi scrive dal rifugio in giro per la notte: Qui 5 famiglie - circa 28 persone qui - donne
e bambini….
Annet: avete dei materassi e un
posto dove stendervi?
Mahmoud: siamo sotto una casa io
non sono in casa mia - io e tutta la mia famiglia e molte famiglie usciamo dal
campo in spiaggia…
Annet: Mahmoud, c’è ancora il bombardamento
lì?
- Nessuna risposta -
Ore 01:39 - Annet: come stai?
Ore 04:29 Mahmoud: ancora bombardamento cara, ancora
bombardamento… non riusciamo a dormire…
non possiamo dormire….
ancora bombardamento, cerchiamo di chiamare chiunque possa darci latte per i
bambini, acqua, qualsiasi cosa, cibo, siamo cinque famiglie qui…. non possiamo
dormire…. ancora una volta bombardamenti…. guerra….
Annet: sei senza cibo?
Mahmoud: da ieri mia cara, da
ieri…
Annet: avete elettricità?
Acqua?
Mahmoud: No, no. Io non sono in
casa mia sono sotto casa con molte persone – rifugio….
Annet: niente?
Mahmoud: non abbiamo niente ora e
non riusciamo ad uscire - chiunque vada in strada morirà - cerchiamo di trovare
soluzione ma brutta situazione….
Annet: i bambini? Hanno fame?
Sete ?
Mahmoud: tutti qui piangono, si, hanno
bisogno di latte - ooh mio Dio - perché perché è così. Perché? Io non dormo da 39 ore,
credimi - sono così stanco ma non riesco a dormire - non so che dire sono
stanco non posso più parlare non posso….
Annet: Saleh è lì con i bambini?
Annet: Saleh è lì con i bambini?
Mahmoud: Si, si….
Annet: la madre ha ancora il
latte?
Mahmoud: siamo in una grande
stanza. Non abbiamo cucina….
Annet: quanto tempo hai ancora con
la batteria del tuo telefono?
Mahmoud : 13 % ....
Annet: usalo poco per favore…..
latte della mamma intendo, per il bambino?
Mahmoud : no non ce l'abbiamo -
cerchiamo di chiamare qualcuno se uno può venire da noi….
Annet: Pensi che qualcuno possa
venire?
- silenzio
nessuna risposta per ore –
Saleh, fratello Mahmoud, dallo stesso rifugio:
Cerco di confortare i
miei figli. Ma cosa posso dire a loro, questi sono fuochi d'artificio?
Esplosioni enormi a due metri di distanza da casa mia. Bambini, la verità è: ho
mentito quando ho detto che siamo al sicuro e che questi sono fuochi
d'artificio. Siamo sotto occupazione. Come fa a finire tutto questo? Potrebbe
sembrare inutile essere vivi a Gaza……
GRAZIE ANNET [ Benedetto Randazzo ]
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