La Commissione europea propone di aprire l’Unione agli
eserciti della NATO
[ Rete Voltaire - 30
marzo 2018 ]
Diversamente da quel che potrebbe
suggerire il riferimento agli accordi di libera circolazione di Schengen, lo
«Schengen militare» non è un progetto europeo, bensì della NATO.
Non mira ad autorizzare la circolazione senza formalità degli eserciti degli Stati membri sul territorio dell’Unione, ma ad accordare questo privilegio a tutti gli eserciti della NATO (compresi gli eserciti USA e turco). Da qui l’importanza prioritariamente accordata a porti e aeroporti che si trovano sulla rete viaria.
Non mira ad autorizzare la circolazione senza formalità degli eserciti degli Stati membri sul territorio dell’Unione, ma ad accordare questo privilegio a tutti gli eserciti della NATO (compresi gli eserciti USA e turco). Da qui l’importanza prioritariamente accordata a porti e aeroporti che si trovano sulla rete viaria.
Il progetto non deve essere
interpretato basandosi sull’attualità (il caso Skripal). È stato concepito
dalla NATO due anni fa e se ne trova menzione già in un rapporto parlamentare
della UE dell’ottobre 2016. Secondo documenti interni dell’Alleanza, il piano
potrebbe diventare operativo sia in caso di guerra contro la Russia sia in caso
di sollevamenti popolari in uno degli Stati membri della NATO (A quando
l’esercito americano per reprimere le rivolte nelle periferie delle grandi
città?).
Venticinque dei ventotto Paesi
membri della UE sono invitati a stendere una carta delle vie di comunicazione e
a precisare i lavori, tunnel e ponti, necessari a rendere le strade praticabili
agli eserciti della NATO. Questi Paesi dovranno anche intendersi sulle deroghe
alle leggi e ai regolamenti che vietano il trasporto sui loro territori di armi
e materiale militare.
[fonte: www.voltairenet.org]
[fonte: www.voltairenet.org]
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