Riparte la carovana internazionale antimafie
[fonte: http://www.avvisopubblico.it]
Il 26 marzo a Roma, conferenza stampa di presentazione della sedicesima edizione della Carovana internazionale antimafie promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico. “Se sai contare inizia a camminare” lo slogan di quest’anno.
Martedì 26 marzo, alle ore 11,30, a Roma, presso la sede della Federazione nazionale stampa italiana, in corso Vittorio Emanuele 349, sarà presentato il programma della sedicesima edizione della Carovana internazionale antimafie, promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil e La Ligue de l’Enseignement.
Il tema di quest’anno è quello dei costi sociali prodotti dall’illegalità economica, in particolare da mafie, corruzione ed evasione fiscale, che ogni anno sottraggono circa 500 miliardi di euro alla collettività.
Lo slogan scelto dagli organizzatori è “Se sai contare inizia a camminare”... [leggi tutto... ]
Roger Waters boicotta Israele: "ha perso il controllo"
Il leader dei Pink Floyd: «Suonare lì non avrebbe effetti di sensibilizzazione».
[fonte: http://popoff.globalist.it]
Roger Waters invita i suoi colleghi musicisti a boicottare Israele con un meccanismo simile a quello messo in atto durante gli anni dell'apartheid in Sud Africa.
L'ex bassista dei Pink Floyd accusa il governo israeliano di utilizzare politiche analoghe a quelle sudafricane nell'occupazione della West Bank e dei territori di Gaza.
«Hanno perso ogni controllo. Mi sembra che andare lì e mettersi a suonare il violino per loro non avrebbe questi grandi effetti di sensibilizzazione».
Chi conosce i trascorsi della storica band non si meraviglia. Molte tracce sono reperibili sul web.
"The Wall" (1979), uno dei dischi più conosciuti è un album apertamente anti-autoritario e antifascista. Il brano “Another brick in the wall” fu anche l'inno degli studenti neri sudafricani nel 1980 durante la rivolta di Elsie's River per protestare contro la propaganda razziale. Il 2 maggio dello stesso anno la canzone fu censurata in quello stato... [leggi tutto... ]
Chiediamo l'esproprio del casolaredove fu ucciso PEPPINO IMPASTATO
[di Benedetto Randazzo]
Peppino Impastato, per aver denunciato dai microfoni della sua radio le attività della mafia, fu assassinato il 9 maggio del 1978.
Gli assassini tentarono di farlo credere un attentatore facendolo saltare sui binari della ferrovia. La caparbietà dei suoi compagni, che trovarono in un vicino casolare una pietra con il suo sangue, fece però affiorare la verità.
Ora, il casolare di contrada Feudo, a Cinisi (PA), dove lo hanno massacrato ed ucciso 35 anni fa è stato trasformato in una discarica, il terreno circostante è coperto da letame e lo stato di conservazione dell'edificio è talmente grave che rischia il crollo.
Aderisci alla petizione, firma direttamente su: www.change.org/peppinoimpastato perché è necessario per una società che si definisce civile, tutelare i luoghi della memoria, come il casolare in cui fu ucciso Peppino Impastato, martire della lotta contro la mafia.
leggi testo della petizione che dall'11 marzo ha avuto oltre 27.000 adesioni dall'Italia e dall'estero
Mafia, 7 anni a Dell'Utri
"Pericolo di fuga", chiesto l'arresto"
[fonte: www.siciliainformazioni.com]
I giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno condannato a 7 anni Marcello Dell’Utri, accogliendo la richiesta del pg Luigi Patronaggio.
I giudici hanno accolto la richiesta di condanna fatta dal magistrato alla fine della requisitoria. “Sostanzialmente la sentenza di condanna a 7 anni per Dell’Utri e’ una conferma della sentenza di secondo grado, e’ stata riconosciuta la responsabilita’ penale per il periodo che arriva fino al 1992. Il pg di Palermo Luigi Patronaggio ha chiesto l’arresto dell’ex senatore Marcello Dell’Utri, condannato questa sera in appello a 7 anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa. La decisione e’ stata presa per evitare il pericolo di fuga dell’imputato. Non si sa ancora se i giudici della terza sezione d’appello abbiano accolto o meno la richiesta del pg. [leggi tutto... ]
Nessun commento:
Posta un commento