mercoledì 27 febbraio 2019

Annet Henneman

Vivere in Palestina è come stare seduti su un’altalena di speranza ed ingiustizia continua


di ANNET HENNEMAN

Il lavoro e la vita in Palestina con i miei amici, chi attrice, chi raccontastorie, chi educatore, attivista va avanti da quasi 10 anni. Cercano di educare, di fare crescere giovani e bambini con una conoscenza, comprensione e coscienza della loro storia, situazione, cultura, diversa per creare una nuova generazione capace di lavorare al loro futuro e quello della Palestina… Sembra che non ci sono speranze per un futuro diverso, ma nello stesso momento vedo semi, piccole e grandi luci di speranza, di chi cerca educandosi di fare un cambiamento, prima personalmente e poi lavorando con bambini e giovani… Tutto questo racchiuso in un contesto duro, che sembra essere senza vie d’uscita… Tornando regolarmente, tre volte in un anno, si vede i grandi cambiamenti sul territorio palestinese….



Momenti di vita in Kurdistan iracheno

di ANNET HENNEMAN

Quando sono arrivata, più di una settimana fa, mi sono immersa nel calore della mia famiglia curda della quale faccio parte da 18 anni. Amore, dormire insieme con le mie sorelle nella stessa stanza, vivere per terra. Rivedere tutti, i bambini di una volta diventati giovani adulti e quelli appena nati. Gli adulti, me inclusa, che invecchiano. Però lentamente questo calore si e’ mischiato con una realtà pesante… Vorrei, anzi DEVO lavorare ma non posso, internet va male e per grande parte della giornata manca l’elettricità. I negozi, le compagnie, hanno i loro generatori, ma quelli per le case normali e quelli delle persone che non hanno soldi non funzionano bene…. l’elettricità da parte dello stato manca per metà della giornata. Miracolo, oggi per la prima volta dopo una settimana c’e’ la corrente la mattina e posso scrivere sul computer. Trascrivo quello che ho scritto in questi giorni sulla carta…..

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