Naufragio dei bambini, nuove verità sulla strage
Secondo i rapporti dei maltesi, le telefonate dimostrano come ci siamo tenuti lontani dal barcone affondato. Ma i magistrati romani hanno ignorato i documenti e non hanno voluto ascoltare nessuno dei sopravvissuti di quell'11 ottobre, quando morirono 60 bimbi nel Mediterraneo. E ora si prepara l'archiviazione dell'indagine
[ DI FABRIZIO GATTI 13 settembre 2017 ]
Un segreto accompagna da quattro anni gli accordi tra Italia e Malta su immigrazione e sbarchi. Sette giorni prima dell’inizio dell’operazione Mare Nostrum, la nave Libra, il pattugliatore allora comandato dal tenente di vascello Catia Pellegrino, il volto simbolo della Marina militare, non ha risposto alle continue e disperate richieste di soccorso inviate via radio sul canale di emergenza dall’equipaggio di un aereo militare maltese. La mancata risposta, secondo un rapporto custodito dalle forze armate della Valletta, avrebbe impedito il salvataggio tempestivo di 480 profughi siriani in fuga da Aleppo e da altre città: dopo cinque ore di inutile attesa, per l’affondamento del loro barcone che la notte precedente era stato preso a mitragliate da una motovedetta libica, 268 persone sono annegate, tra le quali almeno sessanta bambini. Per tutte quelle cinque ore, la Libra era a meno di un’ora di navigazione.
È il naufragio che ha cambiato la storia del Mediterraneo: proprio i morti di quel pomeriggio, l’11 ottobre 2013, una settimana dopo l’altra strage a Lampedusa, hanno convinto il premier Enrico Letta a ordinare l’intervento unilaterale italiano per intercettare tutti i barconi al largo della Libia. E da allora, prima con Mare Nostrum poi con le organizzazioni umanitarie (le Ong), l’Italia si è fatta carico da sola di assistere oltre seicentomila uomini, donne e bambini raccolti dal mare. Anche quelli destinati a Malta. In altre parole, la storia recente sarebbe potuta andare diversamente e non ci sarebbe stato bisogno di missioni come Mare Nostrum, se quattro anni fa gli ufficiali della Libra (e del comando in capo della Marina militare italiana) avessero fatto fino in fondo il loro dovere…. [leggi tutto su: espresso.repubblica.it ]
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