2 Giugno
2017: Quale Repubblica abbiamo festeggiato?
“Quella dell’articolo
11 della Costituzione, che ripudia la guerra, o quella che acconsente
all’ampliamento della base militare di un paese straniero? ”
Anno 71
della Repubblica: sono queste le parole usate da Tommaso Fattori capogruppo in
consiglio regionale di Sì Toscana a
Sinistra, alla manifestazione lo scorso 2 giugno davanti all’ingresso della
base militare statunitense in territorio italiano “Camp Darby”, contro il
progetto di potenziamento del collegamento tra la base e il porto di Livorno, che prevede anche la realizzazione
di due terminal e di un ponte girevole sul Canale dei Navicelli oltre alla
costruzione di una nuova linea ferroviaria dalla base al porto di Livorno per
il trasporto di armamenti, in una delle zone più densamente popolate della
Toscana.
Questa sembrerebbe quasi una notizia d’altri tempi, se non
fosse per il fatto che il progetto, come spiegato dai promotori del presidio, “
…..è già stato presentato dalla
Commissione mista costruzioni italo-statunitense, approvato il 26 aprile dal
Consiglio direttivo dell’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore
Massaciuccoli” e prevede, tra l’altro, il taglio di oltre mille pini in una
delle ultime “foreste planiziarie” d’Italia, per la realizzazione della nuova
ferrovia in un’area di notevole pregio ambientale la cui spesa, come in precedenti casi analoghi, saranno a carico della NATO, cioè in "quota parte", dei contribuenti italiani….
Un corale e convinto NO al progetto si è levato dal presidio
pacifico a cui hanno aderito alcune decine di militanti aderenti ai movimenti
pacifisti, il Tavolo per la pace della Val di Cecina, la sinistra di base di
Pisa e Livorno, semplici cittadini, contrari ad un progetto: antistorico che
arriva 72 anni dopo la fine della guerra in/ anti/ costituzionale in
considerazione:
·
dell’articolo 11 col quale il popolo italiano il secolo
scorso ha deciso di voltare per sempre pagina
·
dell’articolo 9, sempre nei principi fondamentali della
Carta dove è prevista la tutela del paesaggio, da intendersi in senso estensivo
come salvaguardia dell’ambiente in quanto bene comune!
Già, perché il progetto, millantando apertamente presunte
finalità di “sicurezza e difesa nazionale”
(da chi? da cosa? ), pur in evidente contrasto con i vigenti Piani territoriale
del Parco di Migliarino-San Rossore e di gestione delle tenute di Tombolo e
Coltano, non seguirà i normali obblighi di “conformità urbanistica”…. e qui, la
memoria non può non andare ad un’altro sacrificio sull’altare della “sicurezza e difesa nazionale”, della
sughereta di Niscemi in provincia di Caltanissetta: stesso copione! In quel
caso per l’installazione di torri sormontate da antenne paraboliche per il
progetto americano “MUOS” che prevede sul nostro territorio di una base per le
telecomunicazioni satellitari ed intercontinentali al servizio delle truppe
statunitensi operanti oramai in ogni parte del globo !
Le basi militari di una potenza straniera sul territorio di
uno Stato Sovrano che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà
degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali”….andrebbero
smantellate non costruite ex novo, ampliate e rese funzionali per trasformare
il nostro territorio nella polveriera del mediterraneo, in quanto sede di
stoccaggio di armi per i teatri di guerra voluti unilateralmente dagli U.S.A.
La Toscana poi è terra di
pace e non può diventare involontaria protagonista di nuove guerre e bersaglio
di ritorsioni che metterebbero ulteriormente a rischio un territorio già in
pericolo, vista la presenza e il transito di armi di tutti i tipi….
In nome dei principi fondanti della nostra Costituzione, 72
anni dopo la fine della guerra è tempo di mobilitarci per dire una volta per
tutte BASTA e chiedere la conversione ad usi civili di
questa e di tutte le basi militari americane sul nostro territorio.…