Gli istinti bestiali dell'uomo hanno seminato tristezza, morte, dolore e anche un po' di assuefazione.
Ma esiste ancora il coraggio e la dignità di chi non si arrende, di chi si ribella, di chi va controcorrente.
"Contro" è la voglia di lottare, è la voglia di cambiare. (Augusto Daolio)
Contro i fucili, carri armati e bombe
contro le giunte militari, le tombe
contro il cielo che ormai è pieno di tanti
ordigni nucleari
contro tutti i capi al potere che non sono ignari.
Contro i massacri di Sabra e Chatila
contro i folli martiri dell'Ira
contro inique sanzioni, crociate americane
per tutta la gente che soffre, e che muore di fame.
Contro chi tiene la gente col fuoco
contro chi comanda e ha in mano il gioco
contro chi parla di fratellanza, amore, libertà
e poi finanzia guerre e atrocità.
Contro il razzismo sudafricano
contro la destra del governo israeliano
conto chi ha commesso stragi, pagato ancora non ha
per tutta la gente ormai stanca che vuole verità.
Contro tutte le intolleranze
contro chi soffoca le speranze
contro antichi fondamentalismi e nuovi imperialismi
contro la poca memoria della storia.
Contro chi fa credere la guerra un dovere
contro chi vuole dominio e potere
contro le medaglie all'onore, alla santità
per tutta la gente che grida libertà !
[Nomadi]
Video: http://youtu.be/su7Vmnq3AIE
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F35: la rinuncia del Canada
(Tonio Dell'Olio)
Inizialmente 65 milioni di dollari per ciascun esemplare e oggi il prezzo è lievitato fino a 150 - 180 milioni per ciascun aereo.
L’Italia ha invece confermato l’acquisto dei suoi 90 pezzi rinunciando al progetto iniziale di 135. Ai deputati canadesi ha parlato anche Steve Lucas, già Chief dell’Air Staff dell’aviazione canadese che ha rivelato che i vertici militari all'epoca non dissero tutta la verità sulle caratteristiche e l’efficienza di quegli aerei che non garantiscono pienamente le caratteristiche che vantano.
Che bello pensare invece che in Italia sappiamo tutta la verità e che siamo più ricchi dei canadesi. Dimenticavo di dire che quando uno dei partner del progetto si ritira, il prezzo lievita per gli altri. Ma a quanto pare noi non abbiamo alcun problema. Se a qualcuno interessa la rassegna stampa, in Italia ieri ne hanno parlato due quotidiani e pochi siti di informazione online. I soliti pacifisti: La Stampa di Torino e Il Sole 24 ore, forse preoccupati della possibile crisi dell’industria statunitense dell’aeronautica….
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PRATO, CROCEVIA DELLE MAFIE
MONTEMURLO E LA CAMORRA
Montemurlo è il secondo comune della piccola provincia pratese. Terra d’industria e di telai, zona molto tranquilla. Ideale per la camorra per posizionarci una importante base operativa in Toscana.
Nel 1999, nell’afosa primavera e dinanzi al campo sportivo del circolo Arci, viene colpito a morte Vincenzo Cozzolino. Colpi di pistola a go-go rompono il silenzio “catacombale” della cittadina alle porte di Prato. L’arma usata: Makarov 7.62 in dotazione alle forze di polizia della ex Jugoslavia che venne ritrovata all'interno della Audi A3 su cui la vittima e il cognato erano appena saliti. I killer fuggirono su una Fiat Uno che era stata rubata il giorno prima a Montecatini Terme e lasciata nel pratese.
L’assassinio e’ il segno della presenza della camorra nel pratese, che vuole punire chi ha “sgarrato”: Vincenzo detto “O' Pazzo“, venne ucciso perchè aveva assunto il predominio nel commercio degli abiti usati, intralciando, di fatto, le attività commerciali dei clan camorristici Birra-Iacomino e Ascione-Suarino.
Michele Chierchia, Vincenzo Ascione, e Oliviero Vincenzo furono condannati per l’omicidio Cozzolino all’ergastolo in primo grado, ma assolti in Appello e in Cassazione. La Procura Antimafie di Firenze riapre il caso procedendo all’arresto nel 2011 di otto persone. Il 4 dicembre 2012 si è svolta un’importante udienza del processo per i mandanti dell’omicidio, all’aula bunker di Firenze, nella quale sono emersi i retroscena dei molteplici rapporti dei clan della camorra per il predominio del traffico degli stracci.
Il tema dell’omicidio Cozzolino a Montemurlo è stato ripreso dall’azione della carovane Antimafie che dal 2009 e per ben tre volte, ha trovato ospitalità sul territorio montemurlense. Il Comune di Montemurlo e le Istituzioni hanno trovato la forza di reagire ed analizzare il fenomeno criminale nella ridente ed a forte sviluppo economico città di Montemurlo, promuovendo attività di contrasto e lotta alle mafie in sinergia con l’associazionismo.
(Nella foto, da sinistra verso destra: Dino Paternostro, Maurizio Pascucci ed Ettore Nespoli a Montemurlo sul luogo dell'omicidio di Cozzolino)
Ettore Nespoli
Referente Un'Altra Storia - Prato
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sabato 22 dicembre 2012
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