Firenze: la rete tra attivisti e giornalisti avanza e fa proposte
Prosegue il percorso di Giornalisti indipendenti ed
attivisti. L’incontro del 10 Marzo a Firenze era una delle tappe tra le
principali città italiane, che confluiranno infine in un evento nazionale sabato 6 e domenica 7 aprile 2019 al Monastero del Bene
Comune di Sezano (Verona), in cui si tireranno le somme del percorso
fatto, si organizzeranno gruppi di lavoro e si lanceranno i passi successivi, una
rete a cui aderisce il Tavolo per la Pace della Val di Cecina.
L’incontro toscano si è tenuto,
come avevamo preannunciato con questo
articolo sul
nostro blog, Domenica al Circolo ARCI di Via delle Porte Nuove a Firenze.
E’ il terzo incontro promosso da Pressenza “Giornalisti indipendenti e
attivisti: l’urgenza di fare rete”.
Una rappresentanza valida di
attivisti e giornalisti venuti da vari punti della Toscana ha prima
interscambiato e commentato e poi si è riunita in gruppi di lavoro che hanno
affrontato i conflitti e cominciato a proporre soluzioni, nell’ottica di
costruzione di questa rete ed anche dell’incontro nazionale che si svolgerà il
6 e 7 aprile al Monastero del Bene Comune, a Sezano (Verona).
Sul piano dell’analisi è emersa la
grande crisi del sistema mediatico in generale e la necessità di ripensare il
giornalismo e i giornalisti in termini nuovi; la difficoltà degli attivisti a
comunicare con i media di qualunque tipo (anche con quelli cosiddetti
“alternativi”) e a riconoscere nel giornalista non un antagonista ma un
alleato; l’impoverimento e l’appiattimento dell’informazione trasformata in
propaganda o condizionata da poteri forti; la necessità di strumenti adeguati e
condivisi, di dare attributi “intangibili” a questa rete come la reciprocità,
la circolarità, l’intelligenza collettiva, superando individualismi e
personalismi; l’importanza di sviluppare canali informativi multimediali, che
usano intelligentemente i social networks.
Sul piano pratico sono emerse
alcune proposte concrete da condividere e approfondire con tutti i membri
della rete: la possibilità di una pubblicazione (mensile gratuito?) che arrivi
nei luoghi pubblici di tutta Italia veicolando un’informazione “popolare”, non
banalizzata, documentata; la creazione di un database ragionato condiviso dove
accedere a informazioni non facilmente disponibili; creazione di pacchetti RSS
informativi tematici sia per giornalisti che per i lettori; incentivi per
giovani produttori di informazione “in pillole” ma non banalizzata (video di 30
secondi, per es.).
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