Ma sei per la pace o
sei contro la guerra?
Le guerre in corso in questo momento coinvolgono circa una
cinquantina di stati ma i fronti su cui si combatte sono molti di più. Oltre
che ad Efrin e nel medio oriente, oltre che in Africa e in Asia e oltre alle
guerre dei cartelli della droga e a tutti i devastanti micro conflitti c’è
un’altra guerra, che non si vede e che non ha regole. E’ una guerra invisibile
ma altrettanto devastante ed è sul fronte virtuale della tecnologia che si
combatte all’ultimo sangue contro la popolazione mondiale.
Le bombe che arrivano da una parte sono quelle delle fake
o faked news, (notizie false e falsificate) alcune adatte alle agenzie di
stampa e altre da sbaragliare sul web. Dall’altra parte c’è la squadra speciale
che “ruzza” con i moderni balocchi mediatici come facebook e google, veri e
propri giganti mediatici della finanza e quindi dell’opinione pubblica
mondiale. Bombe devastanti.
Signori a cui gran parte della popolazione mondiale ha
regalato la propria identità insieme alle chiavi della propria privacy - tema agli
“onori della cronaca” in questi giorni.
Questi gentiluomini da multinazionale ipnotizzano chi è
meno tecnologico attraverso la televisione mentre con facebook, i tanti social
e google “s’occupano” del resto del mondo, con speciale attenzione verso i
giovani, giudicandoli “terreno è fertile”.
Se di matematica non sai niente come me, è facile
convincersi che due + due potrebbe anche fare sette. Comprendere le dinamiche
locali dei conflitti all’interno di un disegno così intrecciato e influenzato
dalla finanza diventa arduo anche per gli investigatori più testardi. Detto
questo, quasi tutti dicono di essere “per la pace” ma di per sé non significa
niente.
Capire lo sterminio di Efrin, la Palestina, il Saharawi o
il Kurdistan non vuol dire scegliere fra bianco e nero perché le verità sono
tante a seconda della prospettiva di chi guarda o di chi racconta un fatto. Ma
in tutte le aree di guerra sopra nominate, tuttavia, c’è un punto in comune:
l’Europa è colpevole, e lo è su diversi livelli - uno dei quali è il condiviso
asservimento al pentagono. I governi degli states non hanno voluto accettare o
vedere che il mondo è completamente cambiato, e lo stesso hanno fatto le
“province USA dislocate in eurolandia”. L’India, la Cina, il Brasile sono
diventati grandi potenze. La Russia lo era già da prima e c’è Israele che sul
piano militare, nucleare ed economico può dar filo da torcere a tanti.
Dire di essere per la pace è come dire d’essere per
l’ossigeno o per la circolazione del sangue. Dobbiamo chiederci se siamo
davvero CONTRO LA GUERRA E QUINDI CONTRARI A CHIUNQUE VOGLIA FARLA !
Se lo sterminio dei civili ad Efrin t’inorridisce come è
normale che sia, chiediti chi l’ha innescata quella guerra e a chi giova.
Chiediti se ti piace l’alleanza del tuo paese con Erdogan e Trump. Se sei
CONTRO LA GUERRA aiutaci a liberarci dalle bombe atomiche e conseguentemente
dal controllo della nato. L’ONU ce ne ha dato la possibilità all’interno di
precise regole internazionali dettate dal nuovo Trattato di divieto delle bombe
atomiche, del Luglio 2017. Quello per cui è stato vinto il Nobel dalla campagna
"ICAN".
Diamo alla pace un’opportunità, liberiamoci dalle bombe e
dichiariamo l’Italia paese neutrale, così che le prossime generazioni potranno
ancora godere dell’infinito patrimonio paesaggistico, artistico, architettonico
e culturale di questo paese spettacolare.
“GIVE PEACE A CHANCE”
Jeff Hoffman Coordinatore del Tavolo per la Pace della Val di Cecina
Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto
Carducci (LI)
Via della Repubblica 15/B
Tel 0565 778276 - Fax
0565 763845 cell. 3332526023