venerdì 23 marzo 2018

Sebben che siamo donne

Sebben che siamo donne

Presentazione del libro di Paola Staccioli con una testimonianza di Silvia Baraldini.
Venerdì 13 Aprile 2018 ore 18 - Sala polivalente Bocciodromo - Cecina (LI)

Un libro nato per dare un volto ed un perché ad una congiunzione. “Nel commando c’era anche una donna…”, titolavano spesso i giornali qualche decennio fa. Anche.
Un mondo intero racchiuso in una parola. A sottolineare l’eccezionalità ed escludere la dignità di una scelta. Sia pure in negativo.
Nel sentire comune una donna prende le armi per amore di un’uomo, per cattive conoscenze. Mai per decisione autonoma. Al genere femminile spetta un ruolo rassicurante. In un’epoca in cui sembra difficile persino schierarsi «controcorrente», le «streghe» delle quali si racconta nel libro, emergono dal recente passato con la forza delle loro scelte.
Dieci militanti politiche (Elena Angeloni, Margherita Cagol, Annamaria Mantini, Barbara Azzaroni, Maria Antonietta Berna, Annamaria Ludmann, Laura Bartolini, Wilma Monaco, Maria Soledad Rosas, Diana Blefari), che dagli anni 70 all’inizio del nuovo millennio, in Italia, hanno impugnato le armi o effettuato azioni illegali all’interno di differenti organizzazioni ed aree della sinistra rivoluzionaria, sacrificando la vita per il loro impegno.
 
Maggiori dettagli sull'evento saranno pubblicati:
Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI)
Via della Repubblica 15/B
Tel 0565 778276 - Fax 0565 763845 cell. 3332526023


Ma sei per la Pace o sei contro la guerra ?


Ma sei per la pace o sei contro la guerra?

Le guerre in corso in questo momento coinvolgono circa una cinquantina di stati ma i fronti su cui si combatte sono molti di più. Oltre che ad Efrin e nel medio oriente, oltre che in Africa e in Asia e oltre alle guerre dei cartelli della droga e a tutti i devastanti micro conflitti c’è un’altra guerra, che non si vede e che non ha regole. E’ una guerra invisibile ma altrettanto devastante ed è sul fronte virtuale della tecnologia che si combatte all’ultimo sangue contro la popolazione mondiale.
Le bombe che arrivano da una parte sono quelle delle fake o faked news, (notizie false e falsificate) alcune adatte alle agenzie di stampa e altre da sbaragliare sul web. Dall’altra parte c’è la squadra speciale che “ruzza” con i moderni balocchi mediatici come facebook e google, veri e propri giganti mediatici della finanza e quindi dell’opinione pubblica mondiale. Bombe devastanti.
Signori a cui gran parte della popolazione mondiale ha regalato la propria identità insieme alle chiavi della propria privacy - tema agli “onori della cronaca” in questi giorni.
Questi gentiluomini da multinazionale ipnotizzano chi è meno tecnologico attraverso la televisione mentre con facebook, i tanti social e google “s’occupano” del resto del mondo, con speciale attenzione verso i giovani, giudicandoli “terreno è fertile”.
Se di matematica non sai niente come me, è facile convincersi che due + due potrebbe anche fare sette. Comprendere le dinamiche locali dei conflitti all’interno di un disegno così intrecciato e influenzato dalla finanza diventa arduo anche per gli investigatori più testardi. Detto questo, quasi tutti dicono di essere “per la pace” ma di per sé non significa niente.
Capire lo sterminio di Efrin, la Palestina, il Saharawi o il Kurdistan non vuol dire scegliere fra bianco e nero perché le verità sono tante a seconda della prospettiva di chi guarda o di chi racconta un fatto. Ma in tutte le aree di guerra sopra nominate, tuttavia, c’è un punto in comune: l’Europa è colpevole, e lo è su diversi livelli - uno dei quali è il condiviso asservimento al pentagono. I governi degli states non hanno voluto accettare o vedere che il mondo è completamente cambiato, e lo stesso hanno fatto le “province USA dislocate in eurolandia”. L’India, la Cina, il Brasile sono diventati grandi potenze. La Russia lo era già da prima e c’è Israele che sul piano militare, nucleare ed economico può dar filo da torcere a tanti.
Dire di essere per la pace è come dire d’essere per l’ossigeno o per la circolazione del sangue. Dobbiamo chiederci se siamo davvero CONTRO LA GUERRA E QUINDI CONTRARI A CHIUNQUE VOGLIA FARLA !
Se lo sterminio dei civili ad Efrin t’inorridisce come è normale che sia, chiediti chi l’ha innescata quella guerra e a chi giova. Chiediti se ti piace l’alleanza del tuo paese con Erdogan e Trump. Se sei CONTRO LA GUERRA aiutaci a liberarci dalle bombe atomiche e conseguentemente dal controllo della nato. L’ONU ce ne ha dato la possibilità all’interno di precise regole internazionali dettate dal nuovo Trattato di divieto delle bombe atomiche, del Luglio 2017. Quello per cui è stato vinto il Nobel dalla campagna "ICAN".
Diamo alla pace un’opportunità, liberiamoci dalle bombe e dichiariamo l’Italia paese neutrale, così che le prossime generazioni potranno ancora godere dell’infinito patrimonio paesaggistico, artistico, architettonico e culturale di questo paese spettacolare.
“GIVE PEACE A CHANCE”

 Jeff Hoffman Coordinatore del Tavolo per la Pace della Val di Cecina


Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI)
Via della Repubblica 15/B
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Restiamo umani

Restiamo umani !

Il 21 marzo è stata la giornata Internazionale contro i razzismi, istituita dalle Nazioni Unite dal 1966. La data è stata scelta per ricordare il massacro di Sharpeville del 1960, uno degli episodi più violenti dell’apartheid in Sudafrica, quando una settantina di manifestanti neri furono uccisi dai poliziotti bianchi. I manifestanti protestavano contro l’Urban Areas Act che stabiliva aree urbane riservate ai bianchi. Quasi nello stesso periodo, ma alcuni anni dopo, il 25 marzo 1965, Martin Luther King guidò la marcia da Sema a Montgomery (87 chilometri) ed all’arrivo pronunciò uno dei suoi discorsi più famosi. Fu una tappa fondamentale nel percorso di conquista dei diritti civili degli afro-americani negli Stati Uniti.
Ecco perché dal 21 al 25 marzo sono tante le iniziative in Italia e nel mondo che celebrano il dialogo inter-culturale e che fanno capire come oggi non sia affatto inattuale parlare dello sforzo per superare il pregiudizio e la paura della differenza.
Un gruppo di cittadini e di cittadine liberi/e da bandiere di partiti politici insieme al Tavolo per la pace Val di Cecina, dopo il ritrovo in piazza dell'11 febbraio scorso, INVITANO tutti/e a ritrovarsi ancora: il 25 MARZO dalle ore 10.30 in piazza S. Anna a Pomarance.
Ritrovarsi per scambiare parole, per stare insieme, per dimostrare con la propria presenza che nella società civile c'è chi aspira ad un mondo in cui il pregiudizio e la paura della differenza siano superati.
Insieme il 25 MARZO, nella settimana Internazionale contro tutti i razzismi.
Insieme il 25 MARZO, la stessa data in cui nel 1965 Martin Luther King guidò 25 mila persone nella marcia da Selma a Montgomery (ottantasette km!), la marcia cambiò la storia dei diritti civili degli afro-americani negli USA.

"Io ho un sogno, che un giorno questa nazione si leverá e vivrá fino in fondo il senso delle sue convinzioni, noi riteniamo ovvia questa verità: tutti gli uomini sono creati uguali" 
                                                               ( Martin Luther King )


Il coordinatore della Bassa val di Cecina: Jeff Hoffman
La coordinatrice dell’Alta val di Cecina: Camilla Sguazzi
Segreteria Tavolo per la Pace della val di Cecina
Comune di Castagneto Carducci (LI)
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Tel 0565 778276 - Fax 0565 763845 cell. 3332526023

mercoledì 7 marzo 2018

Armi nucleari


Il Tavolo Per la Pace e l'Anpi hanno organizzato un incontro pubblico con un fisico dell'Uspid sul nucleare. In questo momento storico e in seguito alla nuova mozione dell'ONU di luglio 2017 sulla proibizione del nucleare. Trattato che secondo il Tavolo per la Pace l'Italia dovrebbe firmare IMMEDIATAMENTE .
SABATO 10 MARZO ORE 15 PALAZZETTO DEI CONGRESSI