Diceva: "I miei vangeli non sono quattro… Noi seguiamo da anni e anni il vangelo secondo De Andrè, un cammino cioè in direzione ostinata e contraria. E possiamo confermarlo, constatarlo: dai diamanti non nasce niente, dal letame sbocciano i fiori”.
Forse il modo migliore per ricordare Don Andrea Gallo, scomparso a Genova dopo una lunga malattia all’età di 85 anni, sarebbe proprio quello di ripercorrere la sua parabola umana attraverso le sue stesse parole e quelle, intense e illuminanti, di un suo illustre concittadino, quel Fabrizio De Andrè che fu – come Don Gallo – il paladino degli ultimi e degli oppressi.
Accomunati da uno stesso ideale (civile per Faber, civile e spirituale per il “prete di strada”), hanno entrambi speso la loro vita combattendo la più nobile delle battaglie, l’uno con l’arma folgorante della poesia, l’altro con la forza di un amore veramente cristiano. Solo il tempo dirà se usciranno sconfitti o vincitori. In ogni caso, hanno combattuto dalla parte giusta.
Nessun commento:
Posta un commento