venerdì 19 aprile 2013

I diritti negati dalle guerre e i diritti traditi dalle mafie


Queste le due tematiche del concorso “Largo a Peppino Impastato”, nella sua seconda edizione, promosso dal Comune di Castagneto Carducci (LI), in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Castagneto Carducci, il Tavolo per la Pace della val di Cecina e il Circolo Arci Bassa val di Cecina, su cui gli studenti si dovranno cimentare con disegni, ricerche e quanto altro detta la fantasia.
Recentemente tre ragazzi che prestano servizio civile presso l’Arci di Cecina hanno tenuto altrettanti interventi sui temi della mafia, delle sue vittime e dei suoi protagonisti, coadiuvandosi con mezzi audiovisivi relativi a “Carte di Agrumi – 15 poster antimafia” mostra di Mauro Bubbìco, sulle tante vittime di mafia a partire da Rita Atria fino a Falcone e Borsellino ed il cartone animato "Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi”.
Sul tema dei “diritti traditi dalle mafie” il 13 aprile c’è stato un incontro con le terze classi di Donoratico a cui ha preso parte Benedetto Randazzo, che fra le domande dei ragazzi, con l’ausilio di audiovisivi, ha raccontato la sua esperienza giovanile a Radio Aut e l’impegno civile di Peppino Impastato  in una terra difficile come la Sicilia dove la mafia Benedetto l'ha raccontata come “la zavorra del sottosviluppo che di fatto impedisce il radicamento di una sana cultura della legalità intesa come rispetto dell’uomo, della sua dignità, delle regole oltre che delle leggi…”.
Una cultura sicuramente importante, da tenere integra e difendere, perché è chiaro che la mafia comincia a mettere radici nei territori dove questo complesso di elementi comincia a cedere.
Per la sezione “I diritti violati dalle guerre” per i ragazzi è stato realizzato lo spettacolo “Non dimenticateci” al teatro Roma di Castagneto.
Il titolo “Non dimenticateci e non dimenticate il nostro dolore…” è l’accorato appello che Annet Henneman, attrice protagonista, ha ascoltato dalle centinaia di persone incontrate durante i suoi 15 anni di viaggi in Iran, Iraq, Palestina, Giordania, Siria ed Egitto.
Dal 22 al 30 aprile si riunirà la giuria, costituita da alcuni professori in materie letterarie e di grafica dell’Istituto Polo Cattaneo di Cecina, esperti per poter giudicare sia i disegni che gli elaborati previsti.
Sono sette le classi che hanno aderito, 4 primarie (4A – 5A e 5B di Donoratico e la 5°A di Castagneto) 3 invece sono le secondarie (1A di Castagneto e 3C e 3D di Donoratico).
Il premio per la classe secondaria vincitrice dell’elaborato, consiste in un viaggio nell’antimafia sociale toscana: con un pullman messo a disposizione dall’amministrazione comunale i ragazzi con i loro insegnanti andranno il 9 maggio prossimo a Suvignano (Monteroni D’Arbia) provincia di Siena a visitare il Bene aziendale (si tratta di un’azienda agricola) di 780 ettari con numerosi poderi, stalle, due agriturismi, boschi, campi con varie coltivazioni. Di fatto è il bene confiscato alle mafie più esteso in Italia.
La data della visita non è casuale: il 9 maggio di 35 anni fa a Cinisi (PA) Peppino Impastato veniva assassinato dalla mafia per far tacere la “voce scomoda” che aveva avuto il coraggio di denunciare pubblicamente i legami fra una delle cosche più agguerrite della Sicilia occidentale ed il mondo della politica locale.
Marika Salvadori, assessore e ideatrice del concorso, ha chiesto tramite l’ARCI, un incontro dei ragazzi con il Sindaco di Monteroni D’Arbia (SI), prevista anche una sosta a Rosignano Solvay (LI) dove saranno ricevuti dal Sindaco davanti all’immobile confiscato alla mafia (recentemente assegnato a scopo sociale).
Il premio per il vincitore del disegno (classe primaria), consiste invece nel posizionamento del disegno ingrandito e plastificato presso il Largo Peppino Impastato a Donoratico.
Lì il 23 maggio prossimo si terrà la cerimonia ufficiale con tutte le classi che hanno aderito, l’amministrazione comunale, invitati anche i genitori degli alunni.

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