Un manuale per
imparare a vivere la Pace
Un libro per trovare, attraverso la pratica della nonviolenza, idee ed energie per acquisire potere e costruire una società più giusta. [di Giuseppe Gallelli]
Obiettivo di questo
libro è la costruzione di una società autenticamente democratica, in cui
prevalga un potere partecipato, cioè «la valorizzazione della persona
in quanto tale, come integrazione tra mente, corpo, emozioni e talenti che ne
consegue… di un potere “di” (fare, essere, comunicare, ecc.) e non il potere
“su”», come scrivono i due autori.
Così intesa la
democrazia, si trasforma in “omnicrazia”, cioè nel potere di tutti: nessuno
prevale sugli altri, nessuno può stare senza gli altri, come sosteneva Aldo Capitini.
La pace, dagli albori
della civiltà fino ad oggi, non c’è mai stata e nella nostra cultura
la guerra è ancora a fondamento della storia, da Eraclito a Kant e a Hegel,
fino alla riflessione politica di Schmitt, fino a Bush, Biden, Putin e
all’attuale guerra in Ucraina e in Palestina. Si assiste ancora oggi, infatti,
a un ritorno della violenza a livello di singoli e Stati, e, purtroppo,
a livello di linguaggio nelle nostre comunità.
È necessario ripulire
la mente e la parola, imparare a vivere in sintonia con gli altri, imparare
a gestire i conflitti, utilizzando, in particolare, il pensiero critico
e gli insegnamenti di Gandhi, Lorenzo Milani, Danilo Dolci, Tonino Bello, Paulo
Freire e Aldo Capitini che dovremmo introdurre nella pratica educativa e nella
funzione sociale dell’educazione. Dovremmo pensare il futuro, come scriveva
Dietrich Bonhoeffer, solo se per noi «pensiero e
azione entreranno in una relazione nuova».
Oggi non solo il
conflitto tra individui fa parte delle nostre vite ma il conflitto tra Stati
con la conseguente «tragedia della guerra ritornata
nel cuore dell’Europa» come scrive E. Morin,
nel suo recente libro Di guerra in guerra, ripercorrendo le atrocità di
tutte le guerre della nostra epoca, invitandoci a ricordare, riflettere e
operare per costruire la pace.
Il libro Apprendere
attraverso la non violenza di Pio Castagna e Alfredo Panerai raccoglie la cultura
della tradizione pacifista e indica una nuova strada: operativa,
cooperativa e gioiosa per educare alla pace.
Gli autori
sottolineano l’importanza del loro metodo globale, basato sulla coerenza tra
pensare, dire, agire, sul valore del lavoro cooperativo, la costruttività
dell’ascolto empatico, l’utilizzo di tecniche che favoriscano lo sviluppo di
autostima, fiducia in sé e negli altri, dell’assertività, perché la persona
assertiva è cooperativa, è disponibile all’ascolto, è capace di vivere nel
gruppo.
Gli autori seguono le
proposte e i suggerimenti di Cesare Musatti, di Augusto Boal del Teatro dell’
Oppresso e di Jacob Levi Moreno, da cui enucleano concetti e azioni e
propongono esercitazioni interattive con cui integrare, nel mondo vissuto,
elementi del vissuto dell’altro.
Non basta, a loro
parere, un approccio solo teorico, è necessario che la non violenza sia
prospettata secondo un approccio globale, attraverso moduli di integrazione
tra mente, corpo ed emozioni.
Propongono, quindi, la
pratica di un metodo generativo, ricco di cultura psico-sociale e di esperienze
laboratoriali e corporee, di tecniche e strumenti che inducono nelle persone
energia e giocosità. Il gioco, la psicomotricità, l’espressione corporea, la
bioenergetica e la biosistemica, la musicoterapia, la danzaterapia, ad esempio,
forniscono metodologie che rendono più efficace l’apprendimento attivo della
non violenza, a livello cognitivo, emotivo e motivazionale. Si soffermano sulla
importanza del corpo e della dimensione energetica nella gestione dei
conflitti e sui risvolti relazionali ed educativi della comunicazione
empatica, proponendo suggerimenti per una comunicazione efficace.
Nella seconda parte
del testo espongono le modalità tecnico pratiche attraverso cui educare alla
non violenza: dal Consiglio di Cooperazione, alla didattica laboratoriale, al
training non violento.
Nella terza parte
propongono una varia e interessante tipologia di giochi, esercizi, strumenti
pratici: da quelli per conoscersi, a quelli su fiducia e autostima, sulla
comunicazione, sulla cooperazione, sull’educazione alla diversità, sulla
gestione dei conflitti, ecc.
Una ricca bibliografia conclude l’opera.
Un libro - manuale da leggere e soprattutto da
utilizzare per imparare
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