GENOVA PER NOI
La Genova del G8 è un incubo della
Democrazia di questo Paese.
E forse anche questo lo abbiamo già
detto.
Quella Genova ha segnato la coscienza di
una generazione.
Anche questo lo abbiamo già detto.
Ciò che abbiamo da dire è che un altro
mondo è ancora possibile, anzi necessario, urgente.
Che la folla degli affamati, dei
bombardati, degli annegati, degli indebitati…
chiede ancora alla folla delle coscienze
attente, di urlare il loro dolore.
Perché la strada di Genova non si è
fermata
davanti ai manganelli battuti con ritmo
marziale sugli scudi e sulle teste.
Continua nei mille fiumi carsici di mille
associazioni e nelle pratiche quotidiane di tanta gente.
La Genova che stava fuori dalla zona
rossa,
la trovi nelle strade non segnate nelle
cartine ufficiali.
Nei villaggi di Africa, di Asia e di
America latina del mondo e di casa nostra.
Le scopri in mille iniziative e campagne
per ridare dignità ai più poveri.
Non sempre sono cortei e slogan.
Sempre però si tratta di una spina nel
fianco del potere che non tollera chi disturba il manovratore.
A tanti anni di distanza, quel popolo
fatto fiume continua ad irrigare terre
in cui un seme di giustizia è stato
seminato.
La
violenza del potere, sordo e cieco, non lo può fermare !